Casale, il futuro è appeso a un filo
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Riccardo Robotti - riccardo.robotti@alice.it  
13 Giugno 2013
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Casale, il futuro è appeso a un filo

Nessuna novità sul fronte societario e il termine ultimo per l’iscrizione ai campionati si fa sempre più vicino: il rischio di non vedere i nerostellati in campo la prossima stagione è più concreto che mai

Nessuna novità sul fronte societario e il termine ultimo per l?iscrizione ai campionati si fa sempre più vicino: il rischio di non vedere i nerostellati in campo la prossima stagione è più concreto che mai

CASALE MONFERRATO – A una decina di giorni di distanza dalle ultime, confortanti, novità sul fronte Flavio Tonetto, che indirettamente ha strizzato l’occhio alla piazza nerostellata, nessuna novità positiva ha schiarito le pesanti nubi che gravitano sopra la sede del Casale Calcio. Negli ultimi giorni si è fatta sempre più insistente una voce che vorrebbe una cordata di imprenditori, non autoctoni, seriamente interessata a costruire un progetto solido, garantendo l’iscrizione del Casale alla Serie D come primo passo di un percorso orientato verso un pronto ritorno nel calcio professionistico. Tutto molto bello, ma per ora qualsiasi potenziale erede al trono della Società, da Flavio Tonetto a fantasiose cordate di investitori, rimane necessariamente alla porta in attesa di vedere sbrogliata una volta per tutte l’intricata situazione societaria. Prima di rilevare, insomma, serve coprire le voragini create negli ultimi anni dalle varie proprietà che si sono succedute alla guida della Società. Il direttore Giorgio Danna sta cercando, in questi giorni, di trovare il filo conduttore ma i fattori in gioco sono talmente tanti che, ad oggi, è difficile fare previsioni ottimistiche: Zanon, dal canto suo, tentenna, Goveani è irreperibile e Di Stanislao è disposto a coprire solo parte delle lacune, ed il risultato è che tutto rimane ancora una volta preoccupantemente immobile. Una palla avvelenata che i protagonisti di questa vicenda si passano l’un l’altro senza che nessuno si decida a compiere la prima, agognata, mossa. Con inevitabili strascichi sul futuro più prossimo: non solo in termini di deferimenti, che in ogni caso si tradurranno in diversi punti di squalifica ai nastri di partenza della prossima stagione, ma anche e soprattutto in termini di iscrivibilità ad un qualsiasi campionato dilettantistico. Il termine ultimo, infatti, per iscriversi anche solo ad un campionato di Eccellenza o Promozione è fissato per la prima settimana di luglio, tempistiche troppo strette in relazione a quella che, ad oggi, risulta essere la via più percorribile, ovvero quella del fallimento, considerando che la relativa istanza non è ancora stata presentata, nell’imbarazzo di chi non si vuole accollare il peso di una qualsiasi azione. Senza contare che, in assenza di chiarezza, nessun potenziale investitore si farà avanti in tempo utile. Il Casale, insomma, rischia sempre più di affondare nelle sabbie (im)mobili, e a questo punto servirebbe un miracolo che all’orizzonte non si intravede.
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