Casale, c’è la cordata il resto no
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Riccardo Robotti - riccardo.robotti@alice.it  
19 Giugno 2013
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Casale, c’è la cordata il resto no

Continua, frenetica, l’opera di mediazione di Giorgio Danna, impegnato da un lato nella ricerca di potenziali investitori in grado di salvare la nave che affonda, dall’altro nell’assicurare a questi le migliori condizioni possibili per approdare nel Monferrato e costruire un progetto stabile, duraturo e ambizioso

Continua, frenetica, l’opera di mediazione di Giorgio Danna, impegnato da un lato nella ricerca di potenziali investitori in grado di salvare la nave che affonda, dall’altro nell’assicurare a questi le migliori condizioni possibili per approdare nel Monferrato e costruire un progetto stabile, duraturo e ambizioso

CASALE MONFERRATO – Continua, frenetica, l’opera di mediazione di Giorgio Danna, impegnato da un lato nella ricerca di potenziali investitori in grado di salvare la nave che affonda, dall’altro nell’assicurare a questi le migliori condizioni possibili per approdare nel Monferrato e costruire un progetto stabile, duraturo e ambizioso. Il ds nero stellato ha trovato negli ultimi giorni valide alternative, dall’attuale patron del Derthona Flavio Tonetto, che indirettamente ha fatto sapere di gradire città e istituzioni, ad una presunta cordata di imprenditori non indigeni che sembra essere qualcosa di molto più concreto di una semplice voce. L’identità dei potenziali investitori rimane rigorosamente celata, e tale rimarrà finchè non verranno tappate le voragini create dalle precedenti (e attuali) gestioni: di queste, solo Di Stanislao ha manifestato piena volontà di collaborare, facendo però sapere di essere disposto a risolvere solo ed esclusivamente il deficit da lui stesso creato, per lo più a causa della quindicina di operazioni in entrata (e praticamente nessuna in uscita) durante l’ultima sessione invernale di mercato. Zanon, dal canto suo, rimane il punto di riferimento per quanto riguarda il deficit Foppiani: raggiunto telefonicamente, ha fatto sapere di essere disposto a collaborare, ma per ora alle parole non sono seguiti i fatti. Tutto tace, preoccupantemente, sul fronte Goveani, letteralmente dileguatosi dopo aver ceduto la società a Di Stanislao. L’ex patron del Torino ha fatto perdere le sue tracce, lasciando in Monferrato debenze che nessuno per principio intende risanare. Zanon, Goveani, Di Stanislao: tre pezzi di storia recente del Casale, tre tasselli che devono per forza di cose incastrarsi perfettamente per aprire la strada a scenari futuribili. Il conto alla rovescia è già iniziato: senza una soluzione entro la prima settimana di luglio, il Casale non solo non potrà iscriversi (con consistente penalizzazione dovuta ai vari deferimenti) alla Serie D, ma nemmeno a serie dilettantistiche inferiori come Eccellenza o Promozione per decorrenza dei termini.
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