Casale e Derthona, settimana decisiva
Lotta contro il tempo (e il deficit societario) per i nerostellati, a Tortona accordo Società-Comune lontano ma necessario
Lotta contro il tempo (e il deficit societario) per i nerostellati, a Tortona accordo Società-Comune lontano ma necessario
CASALE, LA COPERTA E’ TROPPO CORTA – Una metafora, quella della coperta troppo corta, che si addice perfettamente alla situazione che si respira in queste ore in via Trevigi. A cercare, insistentemente, una soluzione il direttore sportivo Giorgio Danna, anche se le parole pronunciate indirettamente la settimana scorsa (“Ho fatto di tutto per salvare la società”, ndr) lasciano intendere che di spiragli ne sono rimasti davvero pochi. Nella giornata di venerdì il ds si è recato presso la sede della FIGC Piemonte, per valutare insieme al Presidente Ermelindo Bacchetta l’iscrivibilità del Casale al campionato d’Eccellenza. La risposta che ha ottenuto, forse, già se l’aspettava: tutto è possibile, a patto di rispettare termini che ormai incombono sulla società nerostellata. Coperta troppo corta, si diceva: per trovare l’acquirente (singolo o investitore o cordata di soci) che garantisca iscrizione e progettualità a medio-lungo termine serve risolvere la pesante (ma non pesantissima) situazione debitoria pregressa, cosa che spetterebbe ai protagonisti delle tre precedenti gestioni (Zanon, Goveani, Di Stanislao) se non fosse che costoro non hanno ancora sborsato un centesimo, tra l’altro non vedendone l’utilità di farlo visto che ufficialmente nessun potenziale acquirente si è ancora palesato davanti a loro. Insomma, per trovare un patron serve che i suoi predecessori paghino quanto dovuto, e perché costoro paghino quanto dovuto serve in concreto (e non solo a parole) un potenziale acquirente. Uno stallo che non trova via d’uscita man mano che i giorni passano, con il rischio di far decadere i termini e perdere una matricola sportiva che tra un anno celebrerebbe il centenario dello scudetto.
DERTHONA-COMUNE, ACCORDO LONTANO – Tregua sì, pace no. Così si può riassumere, a distanza di una settimana, l’incontro tra i vertici del Derthona ed il Comune, parti protagoniste di una diatriba che sembra tutto tranne che finita. Il passo avanti compiuto giorni fa, con l’amministrazione che ha sostanzialmente concesso alla società bianconera la gestione del “Coppi” e del “Cosola”, non ha trovato segni di continuità nei giorni successivi, tant’è che a distanza di sette giorni i due fronti appaiono ancora lontani. Questo perché la gestione logistica degli impianti è solo uno dei motivi di disaccordo, che vedono primeggiare vertenze di natura economica: in ballo, infatti, ci sono i debiti contratti dalle gestioni precedenti a quella di Tonetto, debiti che il Comune vorrebbe veder saldati da quest’ultimo mentre dall’altra sponda arriva un secco no. Anzi, addirittura Tonetto rilancia, chiedendo al Comune di farsi carico dei buchi creati dalle partecipate pubbliche Chiaragas e Gestione Acqua. Negli ultimi incontri l’amministrazione comunale ha fatto sapere di essere al massimo disposta a giocare un ruolo da mediatore tra le parti, senza potersi accollare debiti in momenti difficili come questi. Anche in questo caso, incombe il termine ultimo del 30 giugno, come sottolinea Tonetto: “Entro il 30 giugno dobbiamo prendere una decisione, nel senso o nell’altro, dato che abbiamo una rosa di giocatori che ci aspetterà fino a quel giorno. Se il Comune non ci verrà incontro questa settimana, lascio”.