Casale e Derthona, settimana decisiva
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Riccardo Robotti - riccardo.robotti@alice.it  
25 Giugno 2013
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Casale e Derthona, settimana decisiva

Lotta contro il tempo (e il deficit societario) per i nerostellati, a Tortona accordo Società-Comune lontano ma necessario

Lotta contro il tempo (e il deficit societario) per i nerostellati, a Tortona accordo Società-Comune lontano ma necessario

ALESSANDRIA – Una settimana decisiva per due storiche piazze del calcio alessandrino. Mentre l’Alessandria pianifica la prossima stagione seguita a ruota dalla Novese, che punta addirittura al salto nel calcio professionistico, in altre due città – Casale e Tortona – sta andando in scena una vera e propria corsa contro il tempo. Due realtà e due contesti completamente differenti, accomunati dalla drammaticità di una situazione che non trova sbocchi. Da un lato, sponda nerostellata, il gelido stallo che inchioda le speranze casalesi di iscriversi a un qualsiasi campionato dilettantistico, intrappolati a metà tra debiti insoluti e impossibilità nel reperire nuovi investitori; dall’altro, sponda tortonese, il perenne conflitto tra l’attuale proprietà e le istituzioni cittadine, nonostante i positivi passi avanti fatti nell’incontro della scorsa settimana. Il rischio, sempre più concreto, per le due città e per i tifosi, è di vedere sparire una parte consistente del loro patrimonio sportivo e sociale.

CASALE, LA COPERTA E’ TROPPO CORTA – Una metafora, quella della coperta troppo corta, che si addice perfettamente alla situazione che si respira in queste ore in via Trevigi. A cercare, insistentemente, una soluzione il direttore sportivo Giorgio Danna, anche se le parole pronunciate indirettamente la settimana scorsa (“Ho fatto di tutto per salvare la società”, ndr) lasciano intendere che di spiragli ne sono rimasti davvero pochi. Nella giornata di venerdì il ds si è recato presso la sede della FIGC Piemonte, per valutare insieme al Presidente Ermelindo Bacchetta l’iscrivibilità del Casale al campionato d’Eccellenza. La risposta che ha ottenuto, forse, già se l’aspettava: tutto è possibile, a patto di rispettare termini che ormai incombono sulla società nerostellata. Coperta troppo corta, si diceva: per trovare l’acquirente (singolo o investitore o cordata di soci) che garantisca iscrizione e progettualità a medio-lungo termine serve risolvere la pesante (ma non pesantissima) situazione debitoria pregressa, cosa che spetterebbe ai protagonisti delle tre precedenti gestioni (Zanon, Goveani, Di Stanislao) se non fosse che costoro non hanno ancora sborsato un centesimo, tra l’altro non vedendone l’utilità di farlo visto che ufficialmente nessun potenziale acquirente si è ancora palesato davanti a loro. Insomma, per trovare un patron serve che i suoi predecessori paghino quanto dovuto, e perché costoro paghino quanto dovuto serve in concreto (e non solo a parole) un potenziale acquirente. Uno stallo che non trova via d’uscita man mano che i giorni passano, con il rischio di far decadere i termini e perdere una matricola sportiva che tra un anno celebrerebbe il centenario dello scudetto.

DERTHONA-COMUNE, ACCORDO LONTANO – Tregua sì, pace no. Così si può riassumere, a distanza di una settimana, l’incontro tra i vertici del Derthona ed il Comune, parti protagoniste di una diatriba che sembra tutto tranne che finita. Il passo avanti compiuto giorni fa, con l’amministrazione che ha sostanzialmente concesso alla società bianconera la gestione del “Coppi” e del “Cosola”, non ha trovato segni di continuità nei giorni successivi, tant’è che a distanza di sette giorni i due fronti appaiono ancora lontani. Questo perché la gestione logistica degli impianti è solo uno dei motivi di disaccordo, che vedono primeggiare vertenze di natura economica: in ballo, infatti, ci sono i debiti contratti dalle gestioni precedenti a quella di Tonetto, debiti che il Comune vorrebbe veder saldati da quest’ultimo mentre dall’altra sponda arriva un secco no. Anzi, addirittura Tonetto rilancia, chiedendo al Comune di farsi carico dei buchi creati dalle partecipate pubbliche Chiaragas e Gestione Acqua. Negli ultimi incontri l’amministrazione comunale ha fatto sapere di essere al massimo disposta a giocare un ruolo da mediatore tra le parti, senza potersi accollare debiti in momenti difficili come questi. Anche in questo caso, incombe il termine ultimo del 30 giugno, come sottolinea Tonetto: “Entro il 30 giugno dobbiamo prendere una decisione, nel senso o nell’altro, dato che abbiamo una rosa di giocatori che ci aspetterà fino a quel giorno. Se il Comune non ci verrà incontro questa settimana, lascio”.

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