“Potenzialità e talento”: 10 aziende per 10 giovani neolaureati
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“Potenzialità e talento”: 10 aziende per 10 giovani neolaureati

Una borsa di studio per 10 giovani "talenti" laureandi o neolaureati in 10 aziende del territorio della durata di sei mesi. Un'iniziativa promossa dalla Fondazione Gianfranco Pittatore e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Obiettivo: "creare e offrire opportunità di lavoro in tempi di forte crisi"

Una borsa di studio per 10 giovani "talenti" laureandi o neolaureati in 10 aziende del territorio della durata di sei mesi. Un'iniziativa promossa dalla Fondazione Gianfranco Pittatore e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Obiettivo: "creare e offrire opportunità di lavoro in tempi di forte crisi"

 ECONOMIA E LAVORO – “Abbiamo fotografato la situazione del nostro territorio e abbiamo pensato di fare qualcosa di innovativo e tangibile”. Così il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna ha introdotto l’iniziativa promossa con la Fondazione Gianfranco Pittatore per studi e ricerche in campo economico e finanziario e con la Banca Popolare di Milano. Il progetto “Potenzialità e talento” ha lo scopo di offrire a un gruppo di imprese, a titolo gratuito, l’opportunità di ospitare neolaureati o laureandi da inserire in settori specifici della struttura produttiva. “Abbiamo pensato – prosegue il presidente – perché non dare una spinta ai giovani talenti del nostro territorio che si posizionano al 12esimo posto nelle classifiche nazionali?”. E la risposta alla crisi è arrivata anche da alcune eccellenze della provincia, aziende che operano in tre macro settori: economia e commercio con riferimento al controllo del business, ingegneria / informatica per lo sviluppo di processi aziendali e piattaforme web e tecnologie alimentari.

Dieci aziende dell’alessandrino, ovvero Kimono e Bonino di Alessandria, Zerbinati, Riccardi, Emmebiesse, Demo di Casale Monferrato ; Giraudi di Castellazzo Bormida, Giuso di Bistagno,Raselli Franco di Valenza e Linclalor di Villanova Monferrato che ospiteranno altrettanti talenti del territorio – selezionati unitamente alla società di consulenza Deloitte & Touche Spa – laureandi o laureati negli ultimi tre anni che potranno presentare l’autocandidatura inoltrando il proprio curriculum a info@fondazionepittatore.it, entro e non oltre il 31 agosto 2014. Entro il mese di settembre verrà completata la fase di formazione dei “giovani talentuosi” . L’inserimento nelle aziende è previsto invece ad inizio autunno. Attraverso una borsa di studio erogata a ogni singola impresa di 600 euro mensili per la durata di sei mesi, la Fondazione Pittatore sostiene l’inserimento dei giovani. A fine percorso, il progetto maggiormente qualificante ed innovativo verrà premiato con un contributo straordinario di 5 mila euro.

“Il progetto – spiega Nerio Nesi, presidente della Fondazione Pittatore – ha un duplice obiettivo: creare e offrire opportunità di impiego per 10 giovani talenti e supportare 10 aziende selezionate del territorio nell’intraprendere percorsi virtuosi sui fronti oggi indispensabili per assicurare la necessaria competitività, a partire dalla internazionalizzazione e dalla ricerca scientifica applicata”.
La necessità oggi – secondo il Nesi – è “di fare qualcosa. Non si può più stare a guardare e ad aspettare. L’attesa di tempi migliori, non è più consentita”. Serve agire, proporre e dare opportunità: “negli ultimi 30 anni sono 500 le aziende italiane che sono diventate di proprietà straniera”. “Bisogna capovolgere il trend di oggi, di crisi e di difficoltà occupazionale – aggiunge Daniele Pittatore, figlio di Gianfranco, che ci tiene a precisare – Una caratteristica di questo progetto è che nasce dal basso e che è aperto. Significa che le aziende sono state direttamente coinvolte in un costante dialogo e in un percorso di confronto”. La speranza di tutti i soggetti coinvolti è che “lo stage in azienda possa proseguire per i nostri giovani”. Così da una parte c’è – come spiega il responsabile della Deloitte, Eugenio Puddu – “il potenziale delle aziende” ovvero la loro voglia di fare e la loro possibilità di farlo; dall’altro c’è invece il talento, “rappresentato dai giovani che hanno voglia di imparare, di mettersi in gioco, che hanno ambizione e allo stesso tempo umiltà”.
Sono quattro le parole che ha utilizzato l’ideatore di questa borsa di studio, amministratore delegato di FontanaFredda, Andrea Macchione: “coraggio, fiducia, speranza e territorio”, che sono le quattro parole che legano il progetto, che lo descrivono nel suo essere e nell’obiettivo che si prefigge di raggiungere.

A dare il proprio sostegno all’iniziativa era presente anche il neo assessore al Lavoro della giunta regionale di Sergio Chiamparino, Gianna Pentenero. “Spero che questa iniziativa partita da Alessandria possa essere esempio e modello per altre realtà, altre fondazioni del Piemonte. Mi auguro cioè che questa iniziativa possa replicarsi”. L’assessore ha manifestato infatti il grande bisogno oggi di progetti come questo: “dall’inizio dell’anno sono stati aperti 190 tavoli di crisi. Oltre 60 per aziende che hanno messo i propri lavoratori in mobilità”. Dati preoccupanti che fotografano la situazione di crisi e che rendono necessario “attivare subito meccanismi di ripresa” come sostenuto dalla Pentenero.

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