Seicento nuovi infermieri? “Solo una goccia nel mare”
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
16 Gennaio 2015
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Seicento nuovi infermieri? “Solo una goccia nel mare”

Fabrizio Sala, segretario provinciale della Fp-Cisl, spiega che per superare le carenze d’organico diffuse un po’ in tutte le Asl del Piemonte servirebbe ben altro che le assunzioni di nuovi infermieri promessi dalla giunta Chiamparino. "E non si è ancora parlato della carenza di Oss"

Fabrizio Sala, segretario provinciale della Fp-Cisl, spiega che per superare le carenze d?organico diffuse un po? in tutte le Asl del Piemonte servirebbe ben altro che le assunzioni di nuovi infermieri promessi dalla giunta Chiamparino. "E non si è ancora parlato della carenza di Oss"

SANITA’ – “Le assunzioni di nuovi infermieri annunciate dall’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta sono solo una goccia nel mare”. Fabrizio Sala, segretario provinciale della Fp-Cisl, spiega che per superare le carenze d’organico diffuse un po’ in tutte le Asl del Piemonte servirebbe ben altro che i 600 nuovi infermieri promessi dalla giunta Chiamparino.

“Solo negli ospedali della provincia di Alessandria manca più di un centinaio di infermieri. E nel torinese la situazione è decisamente più critica. L’assunzione di 600 unità di personale, per quanto positiva, rischia di essere solo un’operazione cosmetica che non cambia la sostanza delle cose”, commenta Sala.

A parlare di 600 nuovi infermieri era stato l’assessore Saitta in consiglio regionale: “Puntiamo a sbloccare il turnover per almeno 600 infermieri, facendo assunzioni non a pioggia, bensì mirate nei reparti in maggior sofferenza come i pronto soccorso degli grandi ospedali”. “Faremo fronte a questa nuova immissione di personale – aveva aggiunto Saitta – con 100 milioni di euro che abbiamo previsto debbano essere risparmiati dalle aziende sanitarie del Piemonte nel 2015”.

“La mancanza di infermieri è la punta dell’iceberg – afferma il sindacalista Fabrizio Sala – Uno dei tanti problemi che affligge la sanità piemontese. Un altro è rappresentato dalla carenza di Oss, gli operatori socio-sanitari che dovrebbero coadiuvare il personale di corsia in tante mansioni. Medici, infermieri e Oss sono i tre vertici di un unico triangolo: se ne manca uno, cade tutto”.

Il sindacalista della Cisl spiega che ai carichi di lavoro dovuti alla carenza di personale si aggiunge per molti lavoratori il dramma della precarietà. “I reparti di pronto soccorso sono quelli dove la mancanza di infermieri si fa sentire più duramente”, conclude Fabrizio Sala.

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