Niente di nuovo sotto il sole
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Niente di nuovo sotto il sole

Le notizie sulla corruzione dilagante hanno ormai assunto una cadenza quotidiana. Come si può pensare di risolvere il problema se i controllori si fanno corrompere, se le leggi sono complicate, inapplicabili e violabili per cavilli formali? Come si può controllare un paese in cui tutti sono ladri veri o potenziali?

Le notizie sulla corruzione dilagante hanno ormai assunto una cadenza quotidiana. Come si può pensare di risolvere il problema se i controllori si fanno corrompere, se le leggi sono complicate, inapplicabili e violabili per cavilli formali? Come si può controllare un paese in cui tutti sono ladri veri o potenziali?

OPINIONE – Le notizie sulla corruzione dilagante hanno ormai assunto una cadenza quotidiana. Si rinnovano gli appelli a maggiori controlli, aumento delle pene, nuove regole.
Ma come si può pensare di risolvere il problema se i controllori si fanno corrompere, se le leggi sono complicate, inapplicabili e violabili per cavilli formali? Come si può controllare un paese in cui tutti sono ladri veri o potenziali?
Eppure non basterebbe il controllo della propria coscienza?
Un’ascoltatrice di RAI 3 chiedeva come sia possibile tutto ciò in un paese, il nostro, imbevuto di cultura e tradizione cattolica.

“Abbiam bisogno di una Religione che non sappia giammai coprire né permettere l’usura, il furto, l’inganno, la violenza, la superbia della vita, la calunnia e la maldicenza.
Abbiam bisogno di una Religione onesta che tolga dalle botteghe le misure scarse e i pesi scarsi, che tolga i sassi d’in mezzo il carbone, l’acqua dal vino, la polvere dallo zucchero, le ghiande dal caffè, l’acqua dal latte, le frutta guaste e marcite dalle frutta buone, le monete scarse e i biglietti falsi.
La Religione che salverà il mondo, è quella che comanderà di pagare i debiti, le tasse e le gabelle, e non froderà lo stato; … e aprirà i cuori, ripieni dell’amor di Dio, verso i vecchi, le vecchie, i malati, i sofferenti, e li aiuterà, li solleverà, non già con parole, ma con opere vere e reali.
E’ questa la Religione che grida a tutti gli uomini: SIATE ONESTI! Ma per diventar tali, bisogna credere nell’Evangelo, accettar Cristo come Salvatore, come colui che trasforma l’uomo nelle sue opere, ne’ suoi affetti, ne’ suoi pensieri, nella sua vita quaggiù.”

E’ la predica di un vecchio parroco di campagna dei nostri giorni?

T.P Rossetti ha predicato nell’Alessandrino per molti anni (Casa Rossetti, a Spinetta M. è ancora in piedi).
Il testo è un estratto del suo editoriale su La Vedetta Cristiana del 15 Aprile 1873, 142 anni fa!

Niente di nuovo sotto il sole…
Ma Cristo può cambiare gli esseri umani…
 

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