Giorgio Demezzi interviene sulla clinica Sant’Anna
Il consigliere di opposizione sollecita ancora la giunta Palazzetti a prendere una posizione forte in difesa della struttura
Il consigliere di opposizione sollecita ancora la giunta Palazzetti a prendere una posizione forte in difesa della struttura
CASALE MONFERRATO – Giorgio Demezzi ritorna ad occuparsi della situazione della clinica Santa’Anna, struttura convenzonata che perderebbe alcuni reparti se entrerà in vigore quanto approvato dalla Regione Piemonte. Ecco il testo integrale del suo contributo: “Il mio intervento sulla clinica, che deriva da una scellerata delibera ferragostiana della Regione Piemonte, era rivolto a stimolare un intervento deciso del sindaco a difesa della sanità casalese. Questa strana delibera, frutto di accordi tra regione e proprietà, potrebbe avere dei risvolti negativi per i posti di lavoro sia della clinica sia per altre strutture dello stesso tipo già attualmente funzionanti sul nostro territorio e tra l’altro anche apprezzate dagli utenti. Questi sono gli effetti conseguenti, ma il vero problema è che la sanità casalese perde delle risorse e soprattutto una struttura, apprezzata, che svolge un’attività interventistica significativa per qualità e i numeri, con circa tre mila interventi annuali per chirurgia, oculistica, ortopedia e ginecologia.
La Regione adduce come motivo che questa scelta è ‘indispensabile per salvare l’ospedale’, quando invece osservando la situazione del nostro ospedale e soprattutto per quanta riguarda i primariati il trattamento della regione è gravemente penalizzante per il nostro territorio. Basta verificare ad esempio la situazione di oncologia: manca il primario, dei 4 medici solo due sono operativi. Ma la cosa più drammatica è che sono a rischio i posti letto; l’attuale reparto verrebbe trasformato in un day-hospital e , solo in caso d’urgenza, utilizzerebbe i letti di altri reparti. Perdere i posti letto ordinari dell’oncologia, sarebbe un grave danno per la cura dei tanti pazienti che da sempre, ogni giorno, sono così professionalmente ed amorevolmente curati in questo reparto.
Appare semplicistico pensare che tagliando la clinica, automaticamente i 3000 interventi passino all’ospedale; ma non viene il dubbio che proprio per le lunghe liste di attesa dell’ospedale ed anche per la professionalità di alcuni medici della clinica, c’è questo tipo di richiesta? Ora se viene tolta questa possibilità andando a ledere tra l’altro la libertà delle persone, cosa faranno i cittadini e soprattutto che cosa mette in campo la regione ? Non è sufficiente accontentarsi di promesse generiche dell’assessore, chiarendo fin da subito che un conto sono le eventuali assunzioni per porre un freno alle enormi sofferenze attuali dei reparti (primari, medici, infermieri) un conto sono eventuali incrementi di personale anche specializzato per essere in grado di gestire i 3000 interventi in più. Non vorremmo che una parte delle risorse risparmiate da questa operazione siano già state utilizzate per la clinica di Bra, visto che è l’unica delle strutture private che ha avuto un sostanziale incremento di fondi per il 2016 (circa 2 ml. in più).
Questo deve, a mio parere, essere in primis l’intervento del Sindaco, che inaspettatamente si dichiara favorevole alle decisioni della Regione, accettando supinamente accordi tra Regione e proprietà della clinica avvenuti senza alcuna informazione nei confronti degli organi rappresentativi della città. Credo che il maggior responsabile della sanità della nostra città dovrebbe, proprio in questi giorni intervenire energicamente e al più presto per non perdere una realtà così ben funzionante come la clinica, andando anche a capire bene in che cosa consiste la nuova attività per utenze psichiatriche a cui sono riservati ben 53 posti letto. L’eventuale approvazione di un o.d.g., che presenterò a breve, in Consiglio Comunale sarà purtroppo tardivo rispetto a decisioni che saranno prese in questa settimana e nella prima decina di settembre, sono questi i giorni importanti.
Mi auguro sinceramente per la città e per i cittadini casalesi che il Sindaco con la sua Giunta prendano posizioni responsabili e forti a salvaguardia di una struttura così importante come la clinica, che da tempo svolge un servizio sanitario di qualità sia per il nostro territorio sia per un’utenza più ampia”.