Un altro derby per la Junior, questa volta c’è Omegna
Questa sera, sabato 30, alle 21.10 Novipiù in campo a Verbania per raddrizzare un 2016 fin qui pessimo, con 4 sconfitte su 4 partite
Questa sera, sabato 30, alle 21.10 Novipiù in campo a Verbania per raddrizzare un 2016 ?fin qui ??pessimo, con 4 sconfitte su 4 partite
GLI AVVERSARI – La Paffoni Omegna arriva alla gara di sabato reduce da 2 sconfitte consecutive, di cui l’ultima nel derby interno contro Tortona. Coach Alessandro Magro potrà contare su tutto il roster a sua disposizione. Il top scorer è il centro italiano Antonio Iannuzzi, che segna 13.8 punti di media, con il 47% al tiro da 2 e 7 rimbalzi. I due americani sono l’ala Tyler Smith, 12.8 punti e 9.2 rimbalzi di media, e la guardia Keon Moore, 11.8 punti con il 37% dalla lunga distanza e l’80% ai liberi. Gli altri italiani sono il playmaker Alessandro Zanelli che segna 10.8 punti, 3.3 assist e il 94% ai tiri liberi, l’ala Andrea Casella, 10.6 punti con il 58% al tiro e 4.2 rimbalzi, mentre a completare le rotazioni entrano l’esperto Giacomo Gurini (8.8 punti) e il playmaker della Nazionale U20 Alessandro Cappelletti (7.9 punti, 2.9 assist).
I PRECEDENTI – Solo un precedente tra le due compagini, quello della gara di andata di questa stagione: al PalaFerraris i 21 punti di Blizzard regalarono la vittoria alla Novipiù per 69-51.
Marco Ramondino – “Omegna è una squadra molto organizzata sia dal punto difensivo che offensivo. In attacco distribuisce molto le responsabilità: ha 5 giocatori in doppia cifra ed è capace di avere sia gioco interno grazie all’ottimo rendimento dei due centri Iannuzzi e Smith, che esterno, avendo degli ottimi tiratori come Moore, Zanelli, Casella e Gurini. È una squadra che dal punto di vista difensivo, fa scelte molto precise: usa la tattica, i cambi difensivi e la difesa a zona, per costringere gli avversari a giocare fuori ritmo. Da questa analisi nascono le chiavi della partita: dobbiamo mantenere un minimo di fluidità offensiva anche se in questo momento non è facile per noi visto che fatichiamo a fare dei buoni cinque contro cinque in allenamento, dobbiamo proteggere l’area dalle penetrazioni in post basso e controllare i rimbalzi”.