I Sacri Monti del Piemonte: un nuovo modello di sviluppo
Sviluppo di una rete integrata, fundraising e promozione turistica le direttrici del lavoro dell'Ente voluto dalla Regione Piemonte e che riunisce i sette siti piemontesi, tra i quali il Sacro Monte di Crea
Sviluppo di una rete integrata, fundraising e promozione turistica le direttrici del lavoro dell'Ente voluto dalla Regione Piemonte e che riunisce i sette siti piemontesi, tra i quali il Sacro Monte di Crea
“Abbiamo fortemente voluto dare unitarietà a questo importante patrimonio perché crediamo che questi beni costituiscano, pur con le dovute differenze, un insieme coeso e unico, nonché per poter agire con azioni congiunte, senza disperdere risorse ma, anzi, dando maggiore forza al nostro operato” dichiara Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte. “Un approccio che inizia già a dare i suoi frutti: in questi anni abbiamo infatti potuto contare sull’appoggio di un numero significativo di realtà pubbliche, bancarie, di fondazioni bancarie, ma anche di privati e singoli cittadini che si sono fatti carico anche di restauri importanti. Segnali positivi che ci incoraggiano e ci spingono, come ente regionale, a considerare sempre più i Sacri Monti come un elemento strategico del nostro patrimonio artistico, ma anche turistico. I Sacri Monti costituiscono un insieme composito di grande valore storico e artistico, legati a una rete di cammini, dagli antichi Cammini Alpini alla Via Francigena, e di piste ciclabili: caratteristiche che inseriscono a pieno titolo questi bene nei circuiti del cosiddetto ‘turismo slow’”.
In questo anno di lavoro il nuovo Consiglio dell’Ente di Gestione ha potuto contare, oltre che su fondi regionali e ministeriali, anche sull’apporto finanziario di enti bancari, di privati e di fondazioni comunitarie per un totale di quasi 2,5 milioni di euro, che hanno consentito l’avvio o la programmazione di importanti lavori di restauro in tutti i Sacri Monti: a Crea la cappella di Sant’Eusebio.
“Il percorso che, per volontà della Regione, abbiamo intrapreso non è oggettivamente facile. Il nostro obiettivo è fare di sette Sacri Monti, ciascuno dei quali è nato e vissuto per secoli facendo della sua individualità un valore, una realtà unica, e capace di presentarsi come un insieme che fa dei singoli ‘campanili’ un patrimonio da cui partire- dichiara Renata Lodari, presidente dell’Ente di Gestione Sacri Monti del Piemonte – E, in questa prospettiva, un passo che credo fondamentale è già in corso: si tratta del primo Master Plan, coordinato dal nostro direttore Elena De Filippis, sugli edifici e sulle strutture di tutti i sette Sacri Monti del Piemonte. I nostri tecnici hanno passato in esame l’intero patrimonio monumentale a noi affidato e, dati alla mano, si è dato vita a quello che è il primo piano organico di interventi sull’intero complesso. Le risorse che sarebbero necessarie complessivamente sono davvero ingenti, ma stiamo cercando risorse ovunque: oltre che presso enti pubblici e privati, stiamo lavorando sul fronte dell’art bonus, dell’8 per mille e del 5 per mille e attraverso un capillare giro di presentazioni di queste opportunità in tutti i nostri territori, e i segnali di interesse che stiamo raccogliendo sono decisamente stimolanti”.
Un ulteriore settore che vede l’impegno congiunto di Regione Piemonte ed Ente di Gestione dei Sacri Monti riguarda la promozione: per questo è allo studio la realizzazione di nuovo portale web, finanziato con i fondi ministeriali Unesco, che riguarderà i sette siti piemontesi e i due lombardi. Sul piano dell’offerta turistica si sta inoltre individuando un circuito di visita, nonché un vero e proprio Cammino dei Sacri Monti, che metta insieme antichi itinerari per coloro che scelgono lo slow tourism. Per i visitatori l’Ente di Gestione sta inoltre censendo le strutture turistiche esistenti come, ad esempio, i servizi e le piazzole attrezzate per camper e roulottes, segmento di grande interesse, e che si intende rilanciare e accrescere.
Ogni Sacro Monte è composto di decine di Cappelle che, in ciascuno di essi, creano dei percorsi che salgono ad un monte o ad una altura (si va da altezze inferiori ai seicento metri sino a 1200 metri d’altitudine). Le costruzioni sono immerse ora in boschi secolari, ora in aree a giardino. La visita comporta una salita verso i grandi Santuari o luoghi di antico culto che coronano ciascun Monte, ed è, al contempo, un viaggio dentro rappresentazioni artistiche di straordinaria potenza e bellezza. Qui hanno dato il meglio della loro finissima arte scultori o frescanti come Gaudenzio Ferrari o Tanzio da Varallo, accanto a numerosi artigiani.