Ilaria è la prima “studentessa-lavoratrice” alla Solvay: 3 giorni a scuola, 3 in azienda (con contratto)
E' lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo insieme allIstituto Tecnico Industriale Ascanio Sobrero di Casale Monferrato ad aver sperimentato per primo il progetto di "apprendistato duale". Ilaria Mercadante è la studentessa che è stata "assunta" per trasformare una parte di studio in pratica, lavorando in azienda. Una pratica che unisce il mondo dell'istruzione con quello delle imprese su cui ha puntato e continua a farlo la Regione Piemonte
E' lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo insieme all?Istituto Tecnico Industriale ?Ascanio Sobrero? di Casale Monferrato ad aver sperimentato per primo il progetto di "apprendistato duale". Ilaria Mercadante è la studentessa che è stata "assunta" per trasformare una parte di studio in pratica, lavorando in azienda. Una pratica che unisce il mondo dell'istruzione con quello delle imprese su cui ha puntato e continua a farlo la Regione Piemonte
Ilaria che è nell’anno del diploma divide il suo percorso di studio tra scuola e lavoro, regolato da un contratto a tutti gli effetti. 3 ore in classe insieme ai compagni e 3 ore in azienda seguita da un tutor che oltre alla parte teorica le permette di “mettere in pratica” e di vedere nella realtà alcuni processi. Il suo primo mese, ottobre, lo ha trascorso nel Laboratorio Fluidi (tutor Silvia Rossi): “una opportunità che i miei compagni non hanno perché oltre ad apprendere tecniche analitiche complesse come quella della risonanza magnetica che stiamo studiando, io ho la possibilità di vederla applicata, in modo pratico, cosa che non è possibile in un laboratorio scolastico”.
Ad accomunare Ilaria, la scuola con il corso di studi scelto alla Sobrero, l’azienda chimica di Spinetta è la “passione”. E questo progetto di “apprendistato duale” rappresenta – come spiegato da Paolo Bessone responsabile delle risorse umane della Solvay – l’anello mancante: “10 anni fa abbiamo iniziato la sperimentazione in azienda dell’alternanza scuola-lavoro che ha portato 300 studenti nei laboratori di controllo qualità e all’interno dei servizi tecnici”. Poi c’era una “risposta da dare ai giovani entrati in azienda”: la Solvay lo ha fatto con l’apprendistato professionalizzante “che è stato lo strumento per inserire 120 ragazze e ragazzi, tra i migliori diplomati tecnici della nostra Provincia”. Mancava l’anello che unisse direttamente la scuola con il lavoro sul posto, in azienda. E la risposta è arrivata con questa metodologia. Dove la Solvay è protagonista insieme ad alti grossi nomi come Nestlè all’interno di un Consorzio che ha proprio l’obiettivo di “capire e aiutare i giovani a trovare occupazione, ad entrare nel mondo del lavoro”, come ha spiegato Fadila Hechaichi, Responsabile del Gruppo per la valorizzazione dei giovani che ha parlato di un 25% di giovani in Europa che è senza occupazione.
Lo sguardo rivolto alle nuove generazioni, alla loro formazione ma anche al loro futuro è uno degli aspetti che “contraddistingue il polo di Spinetta e che fa parte del DNA della Solvay” come ha rimarcato il direttore dello stabilimento alessandrino, Andrea Diotto. Sottolineando il continuo investimento dell’azienda “non solo nei nostri prodotti, nel modo di lavorare, ma anche nella innovazione nell’Education, come dimostra questo progetto che non è mai stato sperimentato prima in nessuna altra realtà locale”. Perchè “la risorsa umana è l’asset fondamentale. Il rapporto con la scuola è alla base di quel percorso di formazione di persone, di lavoratori di qualità. Di cui si ha sempre più bisogno” sono state le parole (in collegamento video) di Marco Colatarci dal sito Solvay di Bollate.
Un percorso sostenuto anche dalla Regione Piemonte che per l’anno 2017-2018 (quindi quello in corso) ha messo sul piatto della bilancio 500 mila euro con cui le scuole possono sostenere i servizi di progettazione e personalizzazione dei percorsi formativi. Ma visto il successo – come è stato spiegato dal consigliere regionale Walter Ottria – per il futuro (prossimo anno scolastico) la Regione spera di riuscire a portare a 200 il numero di studenti-apprendisti e a 120 quello delle imprese. Oggi in tutto il Piemonte hanno risposto circa 110 sedi scolastiche (tra istituti tecnici e professionali ma anche licei scientifici, classici, artistici, linguistici e delle scienze umane) e con i percorsi già attivati – come quello di Ilaria alla Solvay – sono stati attivati 88 contratti di apprendistato duale per altrettanti studenti delle classi quarte e quinte delle scuole piemontesi in 58 aziende ad oggi coinvolte.
A sostenere il progetto e Ilaria in primis erano presenti tutti i soggetti in qualche modo coinvolti in questa sperimentazione, oltre all’azienda e alla scuola Sobrero di Casale Monferrato, anche Regione, Comune di Alessandria, Confindustria, Centro per l’Impiego, Federchimica, Proplast, il Provveditorato agli Studi, l’Ispettorato del Lavoro e le rappresentanze sindacali.