Camagna e Valenza ricordano la Banda Lenti
Alle due cerimonie, orazione ufficiale di Sergio Fogagnolo, figlio di una delle 15 vittime fucilate a Milano il 10 agosto 1944 in piazzale Loreto
VALENZA – CAMAGNA – Il settantacinquesimo anniversario dell’eccidio della Banda Lenti viene ricordato a Camagna e a Valenza. Domani, nella città orafa, la cerimonia ufficiale avrà inizio alle 15 a Palazzo Pellizzari, con il ritrovo delle delegazioni e dei cittadini e il successivo corteo attraverso corso Garibaldi, viale Oliva, viale Cellini, viale Vicenza, fino al camposanto.
Alle 15.45 è prevista la deposizione di una corona al sacrario dei Caduti e al muro dove la maggior parte dei partigiani venne fucilata. Ci sarà poi la messa officiata da monsignor Massimo Marasini, cui seguirà l’intervento del sindaco Gianluca Barbero. Quindi l’orazione ufficiale di Sergio Fogagnolo, presidente dell’associazione ‘Le radice della pace – I quindici’, figlio di una delle 15 vittime fucilate a Milano il 10 agosto 1944, in piazzale Loreto.
L’organizzazione delle celebrazioni è a cura del comune di Valenza e del Comitato unitario antifascista in collaborazione con la Provincia di Alessandria, l’Istituto per storia della resistenza in provincia di Alessandria (Isral), i Comuni di Camagna, Ottiglio, Vignale e Casale Monferrato, l’Anpi, la Fvl-Federazione volontari della libertà e l’Associazione nazionale combattenti e reduci.
Domenica a Camagna la cerimonia inizia alle 9.45 in piazza San Eusebio. Alle 10 messa alla parrocchiale, alle 10.50 corteo verso piazza Lenti. L’orazione ufficiale sarà tenuta ancora da Sergio Fogagnolo.
La Banda Lenti si costituì nell’area di Camagna attorno alla figura carismatica di Agostino Lenti. Una formazione Matteotti che si caratterizzò per la salvaguardia dei giovani renitenti alla leva di Salò e per la protezione dei raccolti, in contrasto alla borsa nera. Dopo avere distrutto, nell’arco di pochi mesi, gli elenchi dei registri annonari e di leva di Camagna e altri comuni, al fine anche di evitare ritorsioni per la popolazione civile, si spostò nella zona di Madonna dei Monti, al confine tra le province di Alessandria e Asti. Qui Lenti e i suoi uomini vennero sorpresi e catturati dai fascisti. Portati a Valenza, furono seviziati, bastonati a sangue, condannati a morte e uccisi il 12 settembre 1944.