“Questa è la storia di uno di noi”, cantava Adriano Celentano negli anni Sessanta. E questa è la storia di uno di noi, uno della provincia alessandrina, acquese, militante della Cgil. E’ la storia di Francesco Ratti, scritta da Marco Sali che ha preso forma in un libro, ‘Il latte e l’acqua marcia’, che sarà presentato venerdì 25 ottobre alle ore 17 all’hotel La Meridiana di Acqui Terme (in piazza Duomo). Da qui il lo slogan dell’evento, ‘Uno di Noi’, che vedrà la partecipazione dell’onorevole Renzo Penna, già segretario generale della Camera del Lavoro di Alessandria e dell’autore Marco Sali, sindacalista della Cgil (cui seguirà intrattenimento musicale e buffet).
Come nasce
Il libro nasce dall’incontro di due persone: un giovane sindacalista, appunto, e un anziano militante che stava per raggiungere la ‘quota cento’, non quella di cui si parla oggi per andare in pensione, ma i 100 anni di vita: Ratti è mancato nel luglio scorso a 99 anni e 4 mesi. I due si sono incontrati quando il giovane ha assunto l’incarico di coordinatore di zona nell’acquese della Cgil. L’anziano ha raccontato cos’era il sindacato mezzo secolo prima e Sali ha scoperto quanto fossero grandi, forti e ancora vitali, le radici dell’organizzazione che oggi vive e cammina sulle gambe della sua generazione. Poi il discorso ha toccato i temi della guerra, della lotta di liberazione, della ricostruzione, ma anche della famiglia, dell’amore, delle sofferenze, delle delusioni e delle speranze mai perdute. E così pezzo per pezzo è stato ricomposto il mosaico di una vita. Di quella di Cecco, la vita di uno di noi. Uno dei tanti. Uno che ha attraversato le vicende e i grandi cambiamenti di quasi un secolo di storia, restando fedele al suo sindacato – ultimamente lo Spi, il sindacato pensionati della Cgil – che ha continuato a frequentare fino ai suoi 98 anni.
L’intento…
Attraverso la storia di Francesco Ratti si vuole offrire l’opportunità di fare uno zoom sull’immagine del sindacato, della Cgil. Come spiegato da Marino Boido, segretario generale provinciale dello Spi Cgil Alessandria, il messaggio che si vuole provare a mandare è semplice: “Per fare un grande sindacato ci vogliono dirigenti grandi e lungimiranti. E la Cgil per sua fortuna ne ha avuti tanti. Ma un grande sindacato è grande perché milioni di persone lo fanno grande con la loro partecipazione, con il loro impegno, con il loro entusiasmo. Francesco Ratti era uno di questi milioni, uno di noi. Nel raccontare la storia della sua vita quasi centenaria abbiamo voluto rendere omaggio ai milioni di lavoratori e lavoratrici che hanno fatto e fanno,ancora oggi, grande la Cgil”. Milioni di persone, impegnate tutte insieme per obiettivi comuni: sono tutti diversi, ognuno con la sua storia, ognuno con la sua individualità. Si può scegliere chiunque, che in ogni caso si potrà dire di avere conosciuto “un frammento luminoso del grande mosaico”. Perché la filosofia che sta dietro a questa – come a tante altre pubblicazioni di storie di ex partigiani o ex operai, delegati del sindacato – è di provare “a tramandare la memoria” e lasciare nei giovani e nel futuro uno spaccato di vita. Superando anche i confini territoriali, come dimostra il progetto del sindacato Pensionati Cgil in collaborazione con il giornalista Gad Lerner che ha livello nazionale sta ‘mappando’ tutti i libri e le produzioni video che raccolgono storie di ‘ex’ del sindacato.