Una giornata dedicata al “Piemontese”
La proposta di Massimo Iaretti
VILLAMIROGLIO – In seguito all’istituzione da parte del Consiglio dei Ministri del “Dantedì”, una giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, Massimo Iaretti, consigliere comunale a Villamiroglio, lancia una proposta: «Si tratta di un provvedimento importante, a livello nazionale ed internazionale, per il ruolo che il poeta fiorentino occupa nell’empireo della storia della letteratura non solo italiana, ma anche mondiale, con tutte le sue opere a partire dalla Divina Commedia. Sull’onda di tale iniziativa, assolutamente meritoria e di elevatissimo spessore culturale, si possono fare, però, anche alcune considerazioni – e trarre conseguenti conclusioni – a livello regionale. Perché se è giusto non dimenticare che stiamo andando verso una società sempre più globalizzata, dove gli interscambi culturali e linguistici sono una ricchezza, non va dimenticato il valore delle proprie radici e della propria identità.
Il Piemonte è una terra ricca di storia e di cultura, che ha trasmesso nel corso dei secoli un’eredità storica, artistica e linguistica che, oggi, rischia di andare perduta qualora non vengano intraprese azioni, anche simboliche, di salvaguardia. Ecco perché si ritiene che si possa celebrare ogni anno, nello spirito degli ideali dello Statuto della Regione Piemonte, una ‘Giornata della Lingua e della Letteratura Piemontese’ analogamente a quanto sta avvenendo a livello nazionale con la ricorrenza dantesca. A questo proposito si può avanzare anche una data precisa: la redazione della prima ‘Gramatica Piemontese’ avvenuta nel 1783 ad opera del medico Antonio Pipino da Cuneo (cui fece seguito il primo vocabolario). E come giorno della ricorrenza si potrebbe fissare – ma questa è soltanto una proposta indicativa – il 24 aprile, data indicata dallo stesso Pipino nella sottoscrizione della prefazione dell’opera, o il 26 agosto, giorno in cui Re Vittorio Amedeo III di Savoia gli concesse il Privilegio di apportare alla prima edizione della sua opera alcune modifiche ed aggiornamenti. L’istituzione di tale Giornata avrebbe un forte valore nel recupero e nella salvaguardia della lingua e delle letteratura di una regione che ha contribuito alla creazione dell’Italia odierna e che già allora era uno Stato europeo»