Casale, la prima giornata da “zona rossa” tra chiese e supermercati
CASALE – Saracinesche abbassate nei centri commerciali, aperti solo il supermercato e gli esercizi in cui si vendono alimenti come bar e ristoranti (ma fino alle 18). Casale si è svegliata sotto l’effetto dello stringente decreto a contrasto della diffusione del coronavirus per effetto del quale, forse, anche gli scettici si stanno – lentamente – convincendo che non si tratti “solo di un’influenza”. Alle casse dei supermercati però, sebbene non si registrino scene di psicosi tra gli scaffali, qualche coda si crea, per questo spesso non si riescono a rispettare le distanze di sicurezza; sono inoltre ancora troppe le famiglie e i gruppi intenti a fare la spesa quando si raccomanda di provvedervi singolarmente. Alcune chiese sono aperte, come la Cattedrale, ma le messe sono sospese. “Prudenza… e che Dio ci aiuti” si legge sul portale d’ingresso della chiesa di San Paolo.