A Casale luoghi di cultura chiusi ma lo stesso attivi
Il "punto" da Teatro, Biblioteca e Museo
CASALE – Le disposizioni a contenimento del coronavirus hanno imposto la chiusura di musei, teatri e biblioteche a Casale come in tutt’Italia. L’attività però non si è fermata.
«Nel pieno rispetto delle misure di salvaguardia – hanno spiegato il sindaco Federico Riboldi e l’assessore alla Cultura Gigliola Fracchia – i servizi culturali sono stati sospesi, ma il personale ha proseguito nelle proprie attività, anche avviando o intensificando servizi o lavori di piccola manutenzione, per essere pronti appena l’emergenza sarà passata!».
Al Teatro Municipale, in attesa di riprogrammare gli spettacoli della Stagione Teatrale rinviati e le manifestazioni calendarizzate da compagnie o associazioni, si è provveduto proprio ad alcune opere di manutenzione e ammodernamento. Si ricorda che i biglietti già acquistati rimarranno validi anche per le nuove date, che saranno comunicate appena la situazione generale si sarà stabilizzata
Per quanto riguarda i lavori in corso, si sono avviate opere di falegnameria che coinvolgono la riparazione di porte e finestre ormai molto deteriorate dal tempo e dalle intemperie. Si sta riparando e ripulendo la pedana del palcoscenico e si sta procedendo al ritensionamento e sistemazione di teli, fondali e quinte. Dopo circa 10 anni dall’ultima volta, è stato anche abbassato il grande lampadario della platea per un’attenta opera di pulizia e controllo, oltre ad aver sostituito le vecchie lampadine con nuove lampade Led a risparmio di corrente. Anche in platea sono state sostituite circa 250 vecchie lampadine a incandescenza o alogene con nuove lampadine Led: il risparmio sarà di circa 9000 Watt di corrente elettrica per ogni ora di accensione.
In Biblioteca Civica, invece, gli operatori sono impegnati nella revisione delle collezioni e delle schede bibliografiche e nella catalogazione, oltre nel controllo e nel riordino degli scaffali. Inoltre sono pienamente operativi per l’attivazione delle credenziali al sistema Mlol che, inaugurato a fine 2019, dà la possibilità a tutti di accedere a una biblioteca virtuale immensa.
In collaborazione con Ilaria Casadei e Luca Minato, volontari del Servizio Civile Nazionale appena concluso, la Biblioteca, centro rete del Sistema Bibliotecario del Monferrato che ricomprende le maggiori biblioteche dei paesi limitrofi, ha attivato questo comodo servizio, ad oggi completamente gratuito per tutti gli utenti che ne hanno fatto richiesta.
Ottenere il servizio Mlol è facile e veloce: basta un click, oppure una e-mail indirizzata alla biblioteca bibliote@comune.casale-monferrato.al.it. In poco tempo si riceveranno le credenziali per collegarsi alla piattaforma e iniziare la navigazione sui propri dispositivi digitali, smartphone, e-reader, pc, tablet (fino a sei differenti postazioni per ogni account).
In questi giorni il personale del Museo Civico è stato impegnato per un prestigioso prestito: la ditta Apice, specializzata in trasporto di opere d’arte, ha infatti imballato e movimentato un’importante scultura della Gipsoteca Bistolfi concessa in prestito allo Städel Museum di Francoforte per la mostra En passant. Impressionism in sculpture.
L’esposizione, che aprirà i battenti il prossimo 19 marzo per chiudere a fine giugno, è curata da Alexander Eiling (responsabile del settore Arte Moderna di Städel Museum) e da Eva Mongi-Vollmer (curatrice dei progetti speciali) e sarà incentrata attorno a cinque artisti di primaria importanza: Edgar Degas, Auguste Rodin, Medardo Rosso, Paolo Troubetzkoy e Rembrandt Bugatti, artisti che hanno interpretato le varie sfumature della scultura impressionista.
Sotto la supervisione del personale del Museo è stato prelevato Il crepuscolo, una scultura in gesso di Leonardo Bistolfi realizzata negli anni 1892-1893, che in occasione del prestito al museo tedesco ha subito un intervento di restauro conservativo che ne ha permesso di valorizzare la plasticità e mettere ben in evidenza la maestria dello scultore nel lavorare la materia.
L’opera venne donata al Museo casalese da Andrea Bistolfi, nipote dello scultore, nell’anno 2000 in vista dell’ampliamento della Gipsoteca che sarebbe passata da quattro a cinque sale. Dalla scheda tratta dal catalogo Bossaglia-Berresford si legge in merito all’opera prestata: «Le due figure, la donna appoggiata sul parapetto e l’uomo seduto sopra, che la tradizione ricorda come il musicista Ferraria e la moglie, amici dello scultore di Camburzano, sembrano non solo compenetrati dall’atmosfera e dalla luce morente del crepuscolo , ma pervasi dal forte sentimento romantico che li unisce. Si nota l’affinità di quest’opera con le sculture impressioniste contemporanee di Paolo Troubetzkoy, affinità che si riscontra poche volte nel “corpus” bistolfiano».
L’Amministrazione Comunale ha accolto con piacere la prestigiosa richiesta di collaborazione, pervenuta dagli organizzatori della mostra, e ha concesso – previa autorizzazione della competente Soprintendenza e con la garanzia della massima tutela – la preziosa opera di Bistolfi di proprietà del Museo.
Il Museo di Francoforte propone un percorso espositivo che presenta per la prima volta al grande pubblico la scultura impressionista, certo meno nota di grandi capolavori pittorici a tutti noi noti realizzati da Monet, Degas, Renoir per citarne alcuni. È cosi che Bistolfi si ritroverà nuovamente con i grandi della sua epoca, molti dei quali conosceva e frequentava.