Vietare il mercato degli alimentari? «Discriminazione»
Roberto Quirino all'attacco della decisione del Comune di Casale
CASALE – Niente mercato in piazza Castello anche oggi a Casale. Non possono essere presenti nemmeno i banchi alimentari. Il divieto, figlio di un’ordinanza emessa dal sindaco Riboldi e che sarà in vigore fino al 25 marzo (molto probabile che venga prorogata), motiva la decisione con l’impossibilità di far rispettare le distanze di sicurezza previste dal decreto ministeriale.
A qualcuno la cosa non va giù. È il caso di Roberto Quirino, funzionario responsabile di Confterziario nel Casalese, che spiega a margine di una riunione avuta ieri (a distanza) con Giunta e Comune: «I piccoli commercianti rischiano di morire già per effetto del decreto nazionale che è discriminatorio, visto che permette il commercio online. I piccoli chiudono e Amazon annuncia 100mila assunzioni!».
Nello specifico di Casale e del mercato, Quirino rincara la dose: «Il mercato va tutelato, l’attività di chi vende alimenti è consentita nei negozi, perchè discriminare gli ambulanti ma permettere code e assembramenti nei supermercati per esempio? Per far rispettare le distanze abbiamo proposto che la quindicina di banchi alimentari facciano (loro e solo loro) vendita all’interno del Mercato Pavia, più controllabile. Ci hanno risposto comunque di no. Per me è una follia, semplicemente la giunta non è interessata a difendere il mercato e i suoi esercenti. È una decisione discriminatoria, ad Acqui e a Valenza il mercato viene consentito!»