Servono più tamponi: i sindaci del Monferrato scrivono a Cirio
Firmatari primi cittadini e capigruppo di minoranza
SAN SALVATORE – Oggi, sabato 18 aprile, dieci sindaci del Monferrato, insieme a quattro capigruppo consiliari dello stesso territorio, hanno inviato una lettera al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Gli amministratori ed esponenti politici firmatari (i sindaci: Giuseppe Pavese – Giarole, Andrea Bortoloni – Pecetto, Angelo Ferro – Villadeati, Domenico Priora – Gabiano, Enrico Beccaria – San Salvatore, Paolo Lavagno – Ponzano, Claudio Scagliotti – Camagna, Emanuele Demaria – Conzano, Cesare Chiesa – Rosignano, Maurizio Deevasis – Cella Monte e i capogruppo di minoranza: Luca Gioanola – Casale, Marcello Coppi – Villanova, Teresa Zaccone – San Giorgio, Massimo Birago – Vignale) chiedono un numero maggiore di tamponi per la sicurezza delle popolazioni.
«Segnalare da parte nostra, ancora una volta, le cose che non hanno funzionato non va inteso come esercizio di “vis polemica” (pur utile se coerentemente posta ed intelligentemente accolta), ma piuttosto come atto dovuto nei confronti della Cittadinanza che a noi, in primis pone domande, si affida e che a noi richiede ragionevoli certezze.
Ecco, dunque, la necessità a chi ha l’autorità e la responsabilità della gestione dell’emergenza sanitaria, la carenza ancora marcata di tamponi da effettuarsi nei riguardi delle persone malate e quindi potenziali portatori del virus per i famigliari, così come le persone a loro vicine. La conseguenza della carenza di tamponi, è una mancanza di obbligo di quarantena per i congiunti, potenziali vettori della prosecuzione della catena dei contagi, oltre che in molte occasioni l’improvviso aggravarsi del malato, con conseguenze sovente drammatiche».