«La scuola paritaria è un asset del nostro territorio e va sostenuta»
Lettera aperta della Sacro Cuore International School
CASALE – Il mondo delle scuole paritarie chiede in questi giorni attenzione da parte del Governo. L’impatto del Covid sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza degli enti che, pur non ricompresi nel perimetro statale, gestiscono una quota significativa del sistema pubblico di istruzione.
Sotto la lente d’ingrandimento sono le difficoltà delle famiglie a pagare le rette e, di conseguenza, quella degli enti gestori a onorare il pagamento di stipendi al proprio personale. La stessa CEI (la Confederazione Episcopale Italiana) ha deciso di intervenire prendendo posizione. Anche USMI e CISM (gli organismi che raggruppano i principali enti religiosi) hanno avanzato una provocazione in merito, due giorni di rumore educativo svoltisi il 19 e 20 maggio scorsi: uno sciopero dei propri dipendenti e una mobilitazione delle comunità educanti che li sostengono per sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo di una realtà che coinvolge 12.000 scuole, 900.000 alunni e oltre 180.000 dipendenti in tutta Italia.
Nel Monferrato casalese vi è solo una scuola paritaria: la Sacro Cuore International School, con circa 230 alunni dal nido alla Secondaria di I grado, che accoglie ragazzi da Casale Città e per quasi il 50% dai comuni limitrofi. Il Presidente Sanzio Evangelisti ha commentato: «Pur condividendo le finalità dello sciopero, abbiamo preferito, in accordo con il personale, continuare a prestare la massima attenzione alla fase conclusiva dell’anno scolastico. Finora è stato fatto un ottimo lavoro grazie all’enorme impegno dei docenti che con passione, dedizione e professionalità hanno accompagnato i nostri ragazzi in questo periodo difficile e anormale. Per noi gestori la sfida è grande: abbiamo ridotto dell’80% le rette di tutta l’area infanzia pur sostenendo i costi degli stipendi del personale. Per quanto possibile abbiamo percorso ogni via per ottenere un supporto alla gestione finanziaria, ma al momento non abbiamo ricevuto riscontri. Ora contiamo sul fatto che il Miur trasferisca i contributi annuali entro luglio, altrimenti la situazione sarà dura. La scuola paritaria è un asset del territorio, oltre che un peccato sarebbe stupido non sostenerla. Dal punto di vista economico essa costa molto di meno allo stato rispetto all’erogazione diretta ed eventuali misure di supporto erogate in suo favore si tradurrebbero in sostegno diretto ai salari dei dipendenti, contribuendo al rilancio del Paese forse più che non il finanziamento dell’acquisto di beni perlopiù prodotti all’estero»
Anche suor Anna Maria Cia, Direttrice della Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Casale, fa notare: «Silenzio e “grido” si contrappongono in questi giorni. Silenzio del Governo, grido di tutte le scuole paritarie d’Italia: un servizio pubblico riconosciuto dalla legge. Questa è la libertà in Italia? Il coronavirus ha “bloccato” l’Italia per circa 3 mesi; la decisione del Governo “dimentica”, “emargina” le scuole paritarie, un’esistenza preziosa, storica in Italia! Non si vogliono, non si pretendono “privilegi”, si “urla” unicamente il riconoscimento di un servizio di qualità per i bambini, ragazzi, giovani e per tutti coloro che “liberamente” chiedono il riconoscimento di un diritto fondamentale sancito anche dalla nostra Costituzione italiana ».