Il Pd: «Da Riboldi una tendenza autoritaria sempre più marcata»
L'accusa dei Dem riguardo alle recenti iniziative dell'amministrazione
CASALE – Attraverso un comunicato, il Circolo Pd di Casale, ha ribadito e confermato «L’importanza degli strumenti democratici e della partecipazione», sottolineando quindi la preoccupazione crescente dovuta alle scelte e agli atti compiuti nelle ultime settimane dal sindaco Federco Riboldi e dalla sua Giunta.
Non è infatti passata inosservata ai Dem casalesi l’intenzione manifestata (attraverso un’informativa del presidente Gabotto durante l’ultimo Cda di Cosmo) più recentemente dalla giunta Riboldi, ovvero quella di affidare ad una singola persona le cariche di Presidente e di Direttore Generale di Cosmo, azienda partecipata i cui soci sono, insieme al Comune di Casale, i Comuni del Monferrato. «Una proposta irricevibile non solo nella sostanza, in quanto vedrebbe un accentramento di poteri, in una stessa persona già incaricata politicamente, senza precedenti – spiegano dal Pd nella nota diffusa – ma anche nella modalità, avendo preso vita da un’iniziativa del sindaco e non da una discussione condivisa con le amministrazioni del territorio».
Non meno controverso è stato il tema dei “consigli di partecipazione” riguardo al quale i rappresentanti del Pd casalese si sono già espressi nei scorsi giorni definendoli «Comitati di propaganda, a porte chiuse, nominati e non eletti, privi di una piena rappresentanza e presidiati nello svolgimento dagli amministratori».
Un altro focus all’interno della nota, infine, è stato posto riguardo al tema del ripristino della commissione sanità: «Abbiamo avanzato la richiesta insieme alle altre minoranze ad Ottobre 2019 e da allora la situazione è rimasta stagnante e l’argomento non è più stato ne ripreso ne trattato dal sindaco» – continuando – «e come se non bastasse, il Sindaco ha delegato, in modo permanente per il resto della consigliatura l’assessore De Luca a partecipare al suo posto alle Capigruppo delle forze politiche di maggioranza e minoranza che siedono per mandato democratico nel parlamentino cittadino», un atto definito: «Senza precedenti che sottrae al confronto politico amministrativo il Sindaco».
Il comunicato termina poi con quello che sembra essere un cero e proprio monito: «Non si tratta più di campanelli di allarme, ma di una tendenza autoritaria sempre più marcata del Sindaco e dell’amministrazione che si consolida via via e che comporta un impoverimento del buon senso e del buon operare amministrativo: è tutta la città che ne esce sconfitta da questi atteggiamenti che daranno gli effetti negativi non immediatamente, ma nel tempo, lontano dai proclami effimeri e ad effetto».