Madonnina: inizia la conta dei danni dopo acqua e fango
Ieri la Protezione Civile ha liberato le cantine
MADONNINA – I volontari della Protezione Civile hanno terminato ieri di rimuovere acqua e fango dalle cantine degli edifici di Madonnina di Serralunga, colpiti nella notte precedente da un’inondazione. Il muro d’acqua di circa 70 cm, favorito dalle intense precipitazioni protrattesi per circa quattro ore, è arrivato da strada Guazzaura, convogliando l’acqua dai campi sotto Serralunga fino a un fosso che, per la prima volta nella storia della frazione, ha trasportato ettolitri di fango fino alle le vie del paese.
«La pulizia del fosso avviene regolarmente – spiega il sindaco Giancarlo Berto – purtroppo non c’è stato nulla da fare con precipitazioni così intense durate così a lungo, una vera bomba d’acqua».
Rimossa l’acqua dalle cantine, ora sono gli abitanti ad adoperarsi per pulire gli ambienti gettando quanto è stato irrimediabilmente danneggiato dalla melma. Per quanto riguarda i locali pubblici, è da valutare se il fango abbia danneggiato il le caldaie della scuola elementare, situate in un locale raggiunto dall’inondazione.
Da valutare attentamente anche i danni al micronido, costruito due anni fa e aperto ufficialmente solo nel mese di settembre 2019.