Distanziamento e consapevolezza della città: Abbate propone lezioni all’aperto a Casale
CASALE – Alessandro Abbate, consigliere comunale nelle fila di Ritrovare Casale, la lista civica che sosteneva alle ultime elezioni amministrative la candidatura a sindaco di Giorgio Demezzi, interviene sulla ripresa delle scuole in città proponendo di utilizzare gli spazi aperti di Casale: «Lezioni nel cortile della Biblioteca, nel Castello, nei giardini, alla cittadella, allo stadio e nelle aree verdi….in questo modo i ragazzi vivono la città e la sua storia. In questo modo si fa marketing per la nostra città, facendo lezione. Incertezza: è questa la parola chiave della ripartenza scolastica. E di fronte ad una incertezza, la miglior risposta è essere pronti… pronti alle novità! L’inizio dell’anno scolastico è alle porte, sarebbe bello accogliere i ragazzi, che da troppo tempo mancano dai banchi, in un contesto nuovo e più sicuro, sia per loro che per il personale scolastico… Lo spazio aperto!».
La proposta del consigliere, oltre alla sicurezza, punta al miglioramento della consapevolezza del patrimonio cittadino: «Un’occasione per far conoscere la città e le sue bellezze, comprese quelle della natura, a quei tanti ragazzi studenti che popolano la nostra città, anche da pendolari, ma che magari non hanno mai avuto il tempo o la voglia di visitare ciò che Casale offre realmente… Un modo diverso di apprendere l’insegnamento e un modo per socializzare e stare insieme…. La classica aula, con le nuove precauzioni da adottare potrebbe rivelarsi un ambiente semiclaustrofobico e di conseguenza ostile per alunni e insegnanti, almeno fin quando non ci sarà maggiore certezza sulla gestione e la prevenzione di questo virus all’interno dell’ambiente scolastico. Collaboriamo insieme alle altre fazioni politiche e alla Giunta per individuare i potenziali punti in cui far stanziare i ragazzi e i docenti… Senza contare il notevole risparmio economico/energetico, condizioni meteo permettendo, che questo sistema di insegnamento alternativo permetterebbe… è ora di una svolta in chiave futurista alla scuola».