“I seggi? Perchè non far votare al Palafiere?”
Da Casale Bene Comune un'idea che elimini i disagi per gli studenti
CASALE – Anche i “civici” di Casale Bene Comune intervengono, dopo il Partito Democratico di Casale, sulla questione dei seggi nelle scuole. «È fresca fresca la notizia del Comune di Bergamo che ha trovato seggi alternativi per lo svolgimento del referendum del 21 settembre. Seggi alternativi vuol dire: “no chiusura della scuola” e “no chiusura della scuola” vuol dire non penalizzare ulteriormente un’utenza cui già si prospettano le montagne russe per l’anno scolastico in corso. Bergamo ha una popolazione di circa 121.000 abitanti, ben superiore a quella di Casale Monferrato, il che dimostra che non solo i piccoli Comuni – tipo Viverone – possono riuscire ad individuare spazi idonei differenti dalla scuola» dicono dalla formazione che ha sostenuto, alle elezioni del 2019, la candidatura a sindaco di Johnny Zaffiro.
Il suggerimento è di utilizzare come seggio il Palafiere: «A Casale ne abbiamo molti, il nostro invito e la nostra richiesta esplicita alla nostra amministrazione è che valuti rapidamente le soluzioni e partecipi al percorso di innovazione che su questo fronte vede già molti Comuni in prima linea. D’altra parte, se durante l’emergenza sanitaria Covid si è allestito al Palafiere una sorta di presidio sanitario per l’effettuazione dei test sierologici, è certamente praticabile l’utilizzo di quella struttura anche per le elezioni, sfruttando così l’esperienza fatta in quella circostanza. Chiediamo poi che il sindaco e gli assessori competenti intervengano sul tema della mobilità legata alla scuola: abbiamo più volte sollevato il tema del trasporto ferroviario, fermo al palo dall’insediamento delle nuove giunte regionali e locali, ora aggiungiamo la questione della mobilità leggera, tipo il pedibus, avviato con l’impegno della Lilt, di molti volontari e della precedente amministrazione ed ora particolarmente utile per evitare assembramenti e per dispensare la popolazione più fragile dall’accompagnamento dei bambini a scuola. Tutti interventi fattibili, se qualcosa si vuol fare davvero».