Gioanola sulle nuove deleghe della Giunta: “Assessori di serie A e di serie B”
Il dem sospetta una "bocciatura" per la Lombardi
CASALE – La notizia della redistribuzione delle deleghe in seno alla Giunta Riboldi a Casale provoca la reazione del Partito Democratico che, attraverso le parole del capogruppo Luca Gioanola, parla di una conferma del «Disequilibrio e il limite organizzativo che mettemmo in risalto all’insediamento della nuova Giunta».
Gioanola fa un passo indietro, all’immediato dopo elezioni amministrative del 2019: «Il sindaco si era tenuto ben 17 deleghe, seppur gli avessimo fatto notare che così facendo stava compromettendo l’efficacia dell’azione governativa, lanciando, insieme due messaggi: una sovrastima di sé stesso e una sottostima dei suoi collaboratori di Giunta. Oggi, la conferma, con il sindaco che si vede costretto a una naturale ridistribuzione di dieci tra le sue deleghe, alcune delle quali rimaste sofferenti a lungo tempo. Basti pensare, tra le altre, al completo stallo che si prolunga da mesi rispetto ai comitati di quartiere. Resteranno al sindaco ancora sette deleghe, tante».
Anche in merito alla redistribuzione in sé l’esponente Dem non le manda a dire, arrivando a parlare di assessorati di livello diverso con deleghe sbilanciate verso gli uomini, a scapito delle donne: «Non va a nostro parere a risolvere i problemi di disequilibrio e organizzazione, anzi temiamo che li peggiori, complicando ulteriormente l’azione degli uffici. La redistribuzione mette infatti ancora più in rilievo come ci siano degli assessorati di serie A (in modo particolare per Capra, De Luca, Filiberti) e altri di serie B (per Lombardi, Fracchia e Sapio). Purtroppo, non solo la ridistribuzione ha portato più deleghe solo agli assessori uomini, con un parziale potenziamento dell’assessorato di Novelli, anche se ancora orfano delle deleghe “Lavoro e Famiglia” date al consigliere Fiorenzo Pivetta».
Gioanola arriva a sospettare una implicita bocciatura per l’assessore Maria Teresa Lombardi: «Alcune deleghe sono nuovamente andate al di fuori della Giunta, ai consiglieri, privando ulteriormente di una delega l’assessore Lombardi. Si tratta di una prima bocciatura? Al consigliere Fiorenzo Pivetta, già altresì Presidente del Consiglio, un ruolo di sicuro grande impegno, si aggiunge la delega “Vita dei Quartieri e Frazioni”, alle deleghe “Lavoro” e “Famiglia” che già aveva, probabilmente nella speranza che qualcosa possa partire dopo il flop dei consigli che abbiamo rinominato di “non partecipazione”. Al consigliere Alberto Drera, capogruppo della Lega, viene assegnata la delega alla Lotta alle Zanzare, sottratta al già maltrattato assessorato in capo a Maria Teresa Lombardi (già orfano della Tutela Animali). La lotta alle zanzare è un tema cruciale, e ancora non sono stati convocati i sindaci del territorio e che su questo tema chiedono un ruolo centrale di Casale, al momento deficitario. Un consigliere come potrà fare gli impegni di spesa dal momento che non partecipa ai lavori di Giunta? Chi convocherà i sindaci e gli enti, chi porterà avanti le delibere, l’assessore Lombardi? O il Sindaco?» si chiede Gioanola.
I problemi potrebbero arrivare a intralciare il lavoro degli uffici? Gioanola pensa di sì: «Si consolida un intreccio di deleghe non allineato con la struttura degli assessorati e dei relativi uffici. Per esempio, l’ufficio ambiente dovrà allinearsi e lavorare non solo con quello che dovrebbe essere il naturale referente, l’assessore all’ambiente Lombardi, ma al contempo con l’Assessore Novelli per la tutela degli animali e con il consigliere Drera (non un assessore) per la lotta alle Zanzare. Una delega centrale e importante come gli affari generali passa dal Sindaco all’Assessore Filiberti, è verosimile pensare e concretizzare il fatto che il segretario generale risponda a un assessore e non al Sindaco? Lo stesso lavoro dell’organo di Governo, la Giunta degli Assessori e del Sindaco, costituita e nominata apposta dal Sindaco tra persone di sua fiducia per governare la città, non coprirà tutti i temi, con la necessità di gestire le attività in capo a consiglieri e al capo di gabinetto Enzo Amich».
Il tutto, conclude Gioanola, a risultato di inefficacia e disequilibrio: «Difficoltà che si riflettono nella mancanza a un anno e mezzo dall’insediamento di interventi strutturali e progetti concreti con una visione della città e del territorio. La situazione Covid-19 ci ha messo tutti di fronte a uno scenario mai visto, difficilissimo. Proprio per questo serve un salto concreto di qualità».