Oltre 350 domande per i bandi di sostegno alle attività di Casale
Il Pd: «Il Comune è in tempo per fare ancora di più»
CASALE – Sono arrivate oltre 350 domande per i due bandi che il Comune di Casale aveva aperto fino al 14 dicembre a favore delle attività economiche e sportive che hanno subito perdite a seguito delle chiusure obbligatorie per l’emergenza sanitaria del 2020.
In particolare, sono arrivate ben 330 domande per i 260 mila euro destinate alle attività produttive e 37 per i 40 mila euro delle attività sportive. Fin dalla chiusura dei bandi gli uffici hanno iniziato le procedure per arrivare, nel più breve tempo possibile, a stilare la graduatoria finale.
«Da lunedì – ha spiegato l’assessore Giovanni Battista Filiberti – i funzionari stanno vagliando le singole domande per avere già entro fine anno una graduatoria provvisoria: l’obiettivo è quello di stanziare i contributi a fondo perduto nel più breve tempo possibile, affinché si possa dare l’aiuto alle attività economiche già all’inizio dell’anno nuovo».
Anche per le attività sportive è stato seguito lo stesso criterio: «Già in questi giorni – ha spiegato l’assessore Luca Novelli – dovrebbe essere approvato definitivamente l’elenco delle attività sportive aventi diritto del contributo».
Scadrà, invece, il prossimo 11 gennaio 2021 il bando per i buoni spesa alimentari: collegandosi alla pagina dedicata del sito del Comune è infatti ancora possibile compilare la richiesta. Ad oggi gli inserimenti sul sito sono stati oltre 370.
Il commento del Pd
Alla notizia del grande numero di richieste arrivate al Comune ha fatto seguito il commento a caldo del capogruppo del Partito democratico Luca Gioanola: «questo riscontro da parte delle attività conferma quanto abbiamo detto, in una situazione critica come questa avremmo voluto riscontrare un maggiore impegno del Comune, aggiungendo ai soli trasferimenti dello Stato, altre risorse, che c’erano e ci sono ancora, per arrivare fino anche a raddoppiare le cifra, aiutando così non solo di più le attività, ma anche i cittadini privati residenti. Comunque fino a fine anno il Comune è ancora in tempo per integrare i fondi statali».