Deposito rifiuti nucleari, mozione della Lega alla Camera
Molinari: "In Piemonte individuate aree, in provincia di Torino e soprattutto nell?Alessandrino, palesemente inadeguate"
ROMA – Mozione della Lega alla Camera dei Deputati in merito alla scelta del sito per il nuovo deposito di rifiuti nucleari: tra i punti toccati nel documenti, la richiesta di rinviare ogni decisione e gli adempimenti dei Comuni almeno fino a quando permane lo stato di emergenza Covid-19, escludendo in ogni caso zone densamente popolate, a vocazione agricola e limitrofe a siti Unesco. Con specifico riferimento, in Piemonte, al sito Unesco Langhe Monferrato Roero e aree limitrofe e a zone con vocazione agricola di pregio come le Terre dell’Erbaluce e la pianura alessandrina.
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Secondo il Carroccio, inoltre, “occorre coinvolgere Regioni e territori nel processo decisionale, con consultazione pubblica, e tenere costantemente aggiornato il Parlamento”.
“Le modalità di decisione e comunicazione sin qui adottate dal Governo Conte nella gestione di un problema così delicato, e in sospeso da anni, sono irragionevoli – commenta il capogruppo Riccardo Molinari, primo firmatario della mozione – Il Paese è in piena emergenza per la pandemia e un tema così delicato, destinato a condizionare fortemente la vita del territorio prescelto, necessita di una decisione motivata e ponderata, frutto di un processo di riflessione condivisa e trasparente. Avviare ora una procedura di scelta, in un clima di tensione sociale ‘palbabile’ e in taluni casi drammatica, senza neanche un preavviso a Parlamento e territori, è un metodo sbagliato. Regioni, Province e Comuni, ossia le istituzioni che rappresentano le comunità locali, sono state completamente scavalcate e ‘spiazzate’ dall’annuncio dell’Esecutivo dei giorni scorsi. In Piemonte, in particolare, sono state individuate aree, in provincia di Torino e soprattutto nell’Alessandrino, che risultano palesemente inadeguate, perché densamente popolate e limitrofe ad attività economiche, soprattutto di tipo agricolo ed enogastronomico, di assoluto pregio, incompatibili con il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi. Pensiamo in particolare al sito Unesco Langhe Monferrato Roero, e ad aree con vocazione agricola di pregio come le Terre dell’Erbaluce”.
“La Lega – aggiunge Molinari – dopo aver raccolto le istanze di Regione ed enti locali chiede dunque che sull’identificazione della sede di tale Deposito si apra un percorso di analisi, che fornisca alla popolazione ampie garanzie in termini di sicurezza, e che dia garanzie agli enti territoriali sulle effettive compensazioni economiche e di riequilibrio ambientale e territoriale che si intendono assegnare ai territori che ospiteranno il deposito nucleare, in aggiunta alle compensazioni ambientali che verranno previste nell’ambito della procedura di Via”.
Il parlamentare alessandrino conclude con un appello rivolto a tutti i parlamentari del territorio: “Mi auguro che, di fronte ad un tema così delicato, gli eletti in Parlamento della nostra Regione, a qualsiasi partito o schieramento appartengano, sappiano mettere il bene e l’interesse della loro comunità al primo posto assoluto: in gioco c’è il futuro del Piemonte, e di tutti i piemontesi“.