Legambiente: “No al termovalorizzatore, torni la Ztl, il Comune dichiari l’emergenza climatico ambientale”
Parole del circolo Verdeblu
CASALE – Questa sera il consiglio comunale di Casale discuterà la mozione del Pd e di Italia Viva per il ripristino della Ztl in centro, sospesa da un’ordinanza dall’inizio di novembre.
Sul tema, a poche ore di distanza, interviene Legambiente, chiedendo la stessa cosa: «Nei giorni scorsi il livello delle polveri sottili disperse nell’atmosfera, che sono una delle cause del preoccupante aumento di malattie respiratorie e di tumori, nella nostra città ha superato nuovamente e più volte i limiti di legge. Questo indicatore di “Mal’Aria”, di grave inquinamento atmosferico, viene poco o nulla considerato dall’Amministrazione comunale, la quale, con la decisione di aprire al traffico automobilistico la Ztl, ha lanciato un pessimo segnale alla cittadinanza. Siamo la città che per aver lottato contro l’Eternit e l’inquinamento da amianto, per la salute, la giustizia e le bonifiche, ora dovrebbe aver molta cura della qualità dell’aria che respiriamo – dicono dal circolo Verdeblu – Siamo la città che vuole diventare il simbolo della rinascita dopo il dramma che l’ha colpita e che è già simbolo di un grande riscatto morale e ambientale e ad agire nella direzione di uno sviluppo ecosostenibile. Questa città si aspetta dai suoi amministratori scelte coerenti con questa storia unica. Ribadiamo pertanto la nostra richiesta: la Ztl deve ritornare attiva e disponibile per pedoni e ciclisti.
Prosegue Legambiente, tirando in ballo anche l’ipotesi di un termovalorizzatore a Roncaglia: «Dopo il primo incontro di alcuni mesi fa con l’assessore all’Ambiente del Comune di Casale Maria Teresa Lombardi, nei prossimi giorni avremo modo di riproporre all’Amministrazione casalese la nostra richiesta di discutere non solo di Ztl, ma anche dei problemi e delle opportunità di cambiamento che la crisi pandemica ci presenta. Intendiamo aprire un confronto a tutto campo sulla gestione dei rifiuti in un’ottica di economia circolare, considerando assolutamente inopportuna la strada imboccata dal presidente di Cosmo con la proposta di un impianto di termovalorizzazione; su energia e comunità energetiche, perché anche la nostra città si liberi dalla dipendenza delle fonti fossili, anche per rispondere all’appello dei giovani di Fridays for Future a considerare seriamente le conseguenze dei cambiamenti climatici chiedendo al nostro Comune di dichiarare l’emergenza climatica e ambientale; sulla mobilità urbana (ztl, zone 30, piste ciclabili, autobus,…) ed extraurbana (riapertura dei collegamenti ferroviari per Mortara e Vercelli, ripristino della tratta Casale Asti, anche in ottica Unesco); sul verde pubblico (difesa e ampliamento del patrimonio arboreo esistente, valorizzazione delle aree verdi per attività di outdoor education); sul deposito nazionale per rifiuti radioattivi, necessario perché finalmente le scorie radioattive, presenti a Saluggia (in un sito a valle del quale si trova la falda acquifera da cui attinge l’Acquedotto del Monferrato) e a Trino, vengano portate via, ma che deve trovare una collocazione adeguata in base alla Cnapi da poco resa pubblica. Chiediamo che si aprano tavoli di confronto su questi temi, tavoli che vedano impegnati associazioni, forze sociali e politiche, cittadini, esperti. Riteniamo che si debba aprire al più presto un confronto democratico, partecipato, non improvvisato e discontinuo, che punti a ripensare al nostro modello di sviluppo e a delinearne uno nuovo capace di rallentare e fermare i cambiamenti climatici non aspettando che le soluzioni arrivino dall’alto, perché non arriveranno se dal basso non sappiamo tracciare un percorso di sviluppo sostenibile e in grado di valorizzarci, come ci insegnano esperienze come quella del Festival del turismo responsabile IT.A.CÀ Monferrato: l’alternativa dobbiamo incominciare a costruirla noi, a partire dai nostri territori, con le nostre competenze e con la capacità di aprirci in modo costruttivo. Noi ci siamo e siamo sicuri che altri nella nostra città, nel nostro Monferrato, sono disponibili ad avviare un percorso di confronto e di proposta».