Casale Bene Comune: “Per i treni ora tocca a Regione e Comune”
CASALE – Una decina di giorni fa Rfi ha annunciato che entro settembre sarà ultimato il ripristino del tratto di linea ferroviaria tra Casale e Mortara danneggiato dall’esondazione del Sesia dello scorso ottobre.
La notizia, che aveva incontrato il plauso del sindaco di Casale Federico Riboldi, offre anche l’occasione a Johnny Zaffiro e a Casale Bene Comune di alcune punzecchiature sul tema. «Siamo molto contenti che il nostro sindaco e la sua maggioranza abbiano preso seriamente in considerazione l’opportunità di iniziare a lottare realmente per il ripristino delle linee ferroviarie. Leggiamo con soddisfazione che la sistemazione del tratto di Terranova della Casale- Mortara ha avuto immediata risonanza. Prendersi i meriti però può risultare fuori luogo quando, come in questo caso, essi consistono in un intervento utile ma inserito in un progetto di mobilità ben più ampio e del quale, al momento, non si vedono concrete prove di presa in carico da parte dell’amministrazione di Casale – spiegano Zaffiro e Cbc – Siamo però contenti di questa nuova attenzione alla mobilità su ferro anche perché ricordiamo bene che il sindaco Riboldi, ai tempi della sospensione della linee Casale-Mortara, della Casale – Vercelli e della chiusura della stazione nei giorni festivi era nientepopodimeno che assessore ai trasporti della giunta Demezzi, e che in Regione c’era nientepopodimeno che Roberto Cota! Un decennio per cambiare idea è un tempo importante, certamente sufficiente per arrivare a padroneggiare ed incidere in una materia cruciale come i trasporti pubblici ferroviari».
In ogni caso il ripristino della linea non significherà l’automatica presenza di treni sue essa: «Ed ecco dunque – dopo tanto entusiasmo – le nostre forti preoccupazioni. Il sindaco, a proposito del ripristino della linea Casale-Mortara – si esprime con un generico “Speriamo…”. Corrisponde, questo blando “Speriamo”, ad un reale cambio di passo o siamo in presenza del solito annuncio propagandistico privo di una contestuale operatività? Le dichiarazioni del primo cittadino di una città di oltre 30.000 persone, che serve un territorio di 80.000, devono veicolare intenzioni serie e idee chiare perché il tema è strategico. Siamo noi dunque a sperare e ad invitare il sindaco ad avere una posizione ferma in questa partita».
Casale Bene Comune ricorda il suo impegno sul tema, come la petizione promossa per il ripristino delle linee: «Vogliamo anche agevolarlo, ricordando a lui, alla maggioranza e ai cittadini che cosa va fatto (non sperato!) per riottenere quello che 9000 cittadini hanno chiesto firmando una petizione e che CasaleBeneComune, dal basso della sua percentuale elettorale da prefisso telefonico, ha indiscutibilmente contribuito a raggiungere, vale a dire la firma di un protocollo per il ripristino delle linee ferroviarie. Ci si ascolti dunque, perché si tratta di informazioni preziose. Rfi (Rete ferroviaria Italiana) ha speso 8 milioni di Euro nel 2018 e 1 milione 700 mila nel 2021. Ora, in base agli accordi, tocca a Regione e Comune: facciano la loro parte, ma lo facciano subito. Metta la Regione la motrice su questi binari. Perché subito? L’obiettivo di avere la linea Casale – Mortara aperta a inizio ottobre (terminati i lavori di ripristino) di quest’anno è fattibile? Certo che lo è! Ma solo se Amp (Agenzia Mobilità Piemontese) richiederà a Rfi le tracce relative alle corse previste entro la primavera, le corse corrispondono al modello di esercizio, documento che deve essere noto quanto prima per poterlo pubblicizzare e correggere laddove necessario e possibile. Il protocollo è già fatto, bisogna solo applicarlo, essendo lui stesso il regolamento attuativo della Delibera regionale del 5 gennaio 2018, esattamente quello che ha stabilito la riapertura della Casale – Mortara e della Casale – Vercelli. È chiaro alla maggioranza e al sindaco che i trasporti ferroviari sono necessari alle scuole e ai tanti cittadini che si spostano verso Milano per motivi di lavoro e commerciali? Se è chiaro davvero, siamo convinti che vorrà adoperarsi senza risparmiare energie e pudori: non abbia timore della maggioranza in Regione, affine politicamente, l’interesse e i diritti di Casale e del Monferrato lo richiedono e lo meritano.
Poi sarà il turno della Casale – Vercelli e della Casale – Asti, strumento funzionale anche alla gestione di un territorio patrimonio Unesco. C’è da fare, signor sindaco, ma ci sono tutte le condizioni per riposizionare Casale nelle tratte commerciali e turistiche, del resto – ribadiamo – il protocollo è già stato firmato, il lavoro sporco già stato fatto da tutta la città dal 2015 al 2018, lei lo deve solo difendere».