Crisi Cerutti: si spera nei tavoli ai ministeri, il presidio prosegue
CASALE – Le organizzazioni sindacali che seguono la crisi Cerutti (Maurizio Cantello – Fiom Cgil, Calogero Palma – Fim Cisl e Alberto Pastorello – Uilm Uil con le Rsu) fanno ‘il punto’ della situazione, dopo l’incontro con la curatela che ha confermato lo stop alla produzione e il recesso dell’affitto di ramo di azienda che coinvolge nella newco i 130 lavoratori nello stabilimento Casale Monferrato. Confluiranno nel fallimento, insieme agli altri 160, gli esuberi risalenti allo scorso anno.
Dopo un colloquio in Comune con il sindaco Federico Riboldi (che sta contattando l’assessore regionale Elena Chiorino) ora si spera nell’apertura di due tavoli: uno al Mise per il piano industriale, perchè possa proseguire a Casale la vita dello storico marchio, l’altro al Ministero del Lavoro, per tutelare, attraverso gli ammortizzatori sociali, le sorti di quasi 300 famiglie.
Intanto in via Adam, ai cancelli dello stabilimento, il presidio dei lavoratori proseguirà.