Le indagini della Polizia incastrano una banda di ladri bulgari
Il 15 gennaio avevano derubato una donna
CASALE – Gli agenti del commissariato di Polizia di Casale hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di Vercelli un uomo e tre donne, G.G., di anni 30, E.G. di anni 33, E.G.S. di anni 24 e V.V. di anni 44, tutti cittadini bulgari residenti nella Provincia di Milano, in quanto abitualmente dediti alla commissione di reati di natura predatoria.
Tre di loro sono stati ritenuti responsabili in concorso fra loro dei reati di furto aggravato ed indebito utilizzo di carte di credito, mentre in quarto per favoreggiamento personale.
Le indagini erano iniziate dalla denuncia sporta da una donna casalese il 15 gennaio. La donna aveva riferito che durante la mattinata, mentre svolgeva alcune commissioni, soggetti ignoti avevano prelevato dalla sua borsa il portafoglio contenente circa 700 euro in contanti e la carta bancomat a lei intestata.
Subito dopo i malfattori, riuscendo a carpire il codice Pin della carta, hanno effettuato un prelievo di 1.500 euro e successivamente, hanno comprato due cellulari di ingente valore e alcuni dispositivi elettronici in alcuni esercizi commerciali cittadini, per un importo di quasi 3.000 euro.
Dalle indagini condotte dagli investigatori e dall’analisi dell’itinerario percorso dagli autori dei reati, sono stati acquisiti i filmati di alcune telecamere del Comune e dei punti vendita in cui erano stati effettuati gli acquisti.
Dalla visione di tali immagini, gli operatori hanno reperito elementi fondamentali per l’individuazione dei responsabili, appurando che il gruppo era composto da quattro persone. Una di queste, con funzioni di autista e di “palo”, conducente di un’autovettura Mercedes classe A, aveva il compito di trasportare i complici nei vari punti della città nei quali effettuare le indebite operazioni con la carta trafugata alla persona offesa.
Il personale del Commissariato è riuscito dunque ad individuare la targa del veicolo, di nazionalità bulgara, ponendo un primo tassello utile all’identificazione dei soggetti di cui si reperivano numerose immagini che consentivano di focalizzarne la fisionomia.
Pertanto, dopo aver interessato l’Autorità Giudiziaria, gli agenti hanno effettuato ulteriori accertamenti, acquisendo così elementi di colpevolezza a carico dei suddetti ed individuando, inoltre, l’ulteriore complice V.V.. La donna infatti, seppur non presente in occasione del furto avvenuto in città, è risultata comunque coinvolta poichè gli autori materiali del reato, al fine di contattarsi fra loro, utilizzavano schede Sim a lei riconducibili.
A seguito dell’espletamento di perquisizione locale e personale nei confronti degli autori dell’azione criminosa, oltre al reperimento di elementi di riscontro alle investigazioni fra cui l’autovettura utilizzata per raggiungere Casale Monferrato, sono stati rinvenuti sette cellulari, tutti di ingente valore, compreso fra i 700 ed i 1200 euro cadauno, asportati in alcune province lombarde qualche giorno prima, nonché ulteriori 3870 euro e 135 franchi svizzeri in contanti.
Tutte le somme reperite, insieme al veicolo utilizzato, sono state sottoposte a sequestro.