E se la Cerutti la comprassero i suoi stessi lavoratori?
Un'idea 'pazza' che forse così folle non è
CASALE – Il tribunale prende tempo sulla richiesta di nuovi ammortizzatori sociali per i lavoratori della Cerutti (sono circa 260 quelli rimasti ‘in bilico’) e un ‘no’ pare purtroppo la risposta più probabile. La partita si sposterà probabilmente a Roma per i tavoli interministeriali che pare proprio partiranno. Intanto si resta alla finestra per le manifestazioni d’interesse: la scadenza per loro è il 3 maggio, al momento di formalizzate non ce ne sono ma questa potrebbe anche essere una ‘tattica’ dei potenziali acquirenti per non scoprire troppo presto le carte. Il rischio è che il futuro ‘padrone’ della Cerutti si trovi ad acquistare una ‘scatola vuota’, senza più alcun lavoratore in organico.
E se la soluzione fosse che ad acquistare lo storico marchio siano gli stessi lavoratori costituendo una cooperativa? La prospettiva è emersa oggi durante l’assemblea al presidio di Casale e sarà valutata. I dettagli su Il Piccolo in edicola venerdì 26 marzo.