Crisi Cerutti, l’attesa prosegue: “Le persone chiedono lavoro e dignità”
CASALE – Dopo la manifestazione di ieri, con i lavoratori che hanno ripetutamente attraversato la strada alla rotonda del ponte di Casale per imporre alle auto di rallentare e ascoltare il loro grido d’aiuto, a circa 45 giorni dall’inizio del presidio nello storico stabilimento, sulla questione Cerutti intervengono con una nota congiunta Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil provinciali.
«Il giorno 24 marzo presso il Tribunale di Vercelli, a seguito dell’incontro con le Giudici incaricate del fallimento Omg e Cpe di Casale e Vercelli, ci è stato detto che entro un paio di giorni ci sarebbe stata comunicata la decisione in merito al ricorso della cassa integrazione covid per tutti i lavoratori». Oltre una settimana dopo tutto tace: «Ad oggi 31 marzo non abbiamo alcun riscontro, in merito alla decisione di ricorrere agli ammortizzatori anche se sia il Ministero per lo Sviluppo Economico, che il Ministero del Lavoro hanno dato disponibilità di convocare un tavolo a Roma sulla situazione di Cerutti. I tavoli a Roma però hanno senso se c’è l’occupazione in forza, con il ricorso alla Cig Covid, come abbiamo richiesto. Se invece le Giudici ed i curatori decidessero di licenziare tutti, i tavoli discuterebbero di aziende vuote, senza occupazione e quindi di cosa?».
Si chiedono risposte anche su base locale: «Anche il tavolo di crisi del Monferrato non è ancora stato convocato, chiediamo che le Istituzioni, in primis il Comune di Casale Monferrato faccia da capofila, convocando tutte le parti sociali ed i comuni del territorio per discutere della situazione economico produttivo occupazionale. A partire dalla crisi di Cerutti e della ex Gimi di Mombello, occorre aprire una discussione che rimetta al centro le persone, il lavoro sul territorio, cogliendo l’occasione delle risorse che dovrebbero arrivare con il recovery found, affinchè da questa pandemia se ne esca con il rilancio dell’industria manifatturiera e la salvaguardia delle produzioni e delle professionalità collegate. Le persone chiedono lavoro e dignità!».
La richiesta del tavolo territoriale è anche oggetto di un specifico ordine del giorno urgente presentato in consiglio comunale a Casale dal capogruppo del Pd Luca Gioanola e sottoscritto con tutti i consiglieri Dem. «Le crisi aziendali sul territorio casalese e monferrino si stanno manifestando in tutta la loro drammaticità e purtroppo, la Cerutti di Casale e la Gimi di Mombello rischiano di non essere casi isolati. Queste crisi aziendali, occupazionali, lavorative non possono essere affrontate solo rincorrendo le singoli situazioni in modo emergenziale: c’è un intero territorio che sta perdendo realtà produttive importanti, capacità e competenze, trasferite altrove, e che vede famiglie travolte da licenziamenti. Senza lavoro va in crisi il territorio e la pandemia sta mostrando in modo ancora più forte i limiti di un sistema di sviluppo che va capito e ridiscusso. Se manca il lavoro non si consuma, va in irreversibile crisi il commercio, il sistema dei trasporti, le infrastrutture e si indebolisce il sistema della scuola e della sanità, perdendo l’identità e il futuro di intere generazioni del nostro territorio»