Vaccini, strutture e uomini ci sono: “Ma servono le munizioni…”
Il giorno di Pasquetta nei vax center della provincia
Si prospettano ritardi, lamentele, timori e insoddisfazioni. Si trovano, invece, calma, organizzazione, sorrisi e comprensione. Sono gli ingredienti della speranza, la stessa speranza che, giorno dopo giorno dal 27 dicembre, viene inoculata anche nei residenti della provincia di Alessandria sotto forma di vaccino al Covid-19.
CASALE
Il nostro tour per i vax center della provincia di Alessandria comincia all’alba del giorno di Pasquetta, la seconda di questa pandemia. Prima tappa Casale. Al PalaFiere ‘Riccardo Coppo’ sono una ventina le persone in coda. “Se l’appuntamento è all’ora x – racconta un volontario – la gente arriva almeno un quarto d’ora prima. Ma il clima non è quello delle emergenze alle quali siamo abituati: alluvioni, terremoti… Questa è una crisi che si supera con altri strumenti, come l’educazione, l’informazione e il corretto comportamento”. A dimostrare che la voglia di battere il virus è trainante, sono le parole dei sanitari che si apprestano a somministrare le prime dosi: “Oggi ne faremo 250, ma qui potremmo farne fino mille al giorno. In cento giorni potremmo vaccinare tutto il Casalese”.
ALESSANDRIA
Poi si va a sud, ad Alessandria dove è stata allestita una linea per le vaccinazioni alla caserma Valfré. Anche qui troviamo una gestione ordinata, ogni persona che entra nel perimetro del centro vaccinale lo fa con uno scopo. I passaggi sono monitorati dai volontari che accompagnano le persone fin davanti ai tre medici di turno. Conclusa l’anamnesi, eccolo, il vaccino. Banalmente trasparente, come mille altri liquidi. Eppure, da quelle fiale, una goccia alla volta, viene reintrodotta la normalità, qualunque cosa voglia dire. “Oggi ne faremo circa 250 – racconta un coordinatore della Protezione Civile – ma siamo pronti a salire fino a 750/mille persone al giorno. Gli uomini ci sono, servono le munizioni, servono più dosi di vaccino”. Quest’ultima è una frase già sentita, mutuata dal Governatore del Piemonte, Alberto Cirio, che qui, come a Casale, è venuto nei giorni scorsi di persona a inaugurare i vax center.
NOVI LIGURE
L’ultima tappa è Novi. Nel complesso del centro fieristico ‘Le Dolci Terre’ è stato approntato il centro vaccinale. Qui, rispetto a Casale e Alessandria, c’è più movimento, ma il denominatore comune resta la calma e l’organizzazione. Anche in questo caso, ogni persona presente all’interno della struttura ha uno scopo, un ruolo, fosse solo quello di sorridere e aprire la porta a chi si metterà in coda. “Oggi arriveremo a 450 – afferma un coordinatore della Protezione Civile – In settimana abbiamo raggiunto un picco di 470”. Con i medici, qui, non riusciamo a parlare: “Sono solo due al momento e non possono perdere tempo con i giornalisti”. All’uscita incontriamo la signora Franca, 80 anni: “Sono qui per la seconda dose: appena fatta. E con grande piacere perché schiavi così, non lo eravamo nemmeno al tempo della guerra”.