Drera: «Iat al Castello? Notizia positiva sotto vari aspetti»
Il capogruppo della Lega in consiglio sullo spostamento del punto informazioni turistiche
CASALE – A partire da questa mattina lo Iat di Casale cambia location. Il punto di informazione turistico da ora in avanti verrà infatti ospitato all’interno della prima corte del Castello che dà quindi il cambio al chiosco davanti al Teatro Municipale. A commentare questo spostamento di sede è il capogruppo della Lega in consiglio comunale.
E il tema su cui Drera si focalizza è ovviamente quello del turismo: «Quello che stiamo vivendo è un momento difficile sotto molteplici punti di vista, tra cui sicuramente quello del turismo. Nei momenti difficili e di flessione però possono trovare nuova linfa progetti su cui si punta, attraverso la programmazione e la visione strategica. Da quando ci siamo insediati abbiamo sempre ribadito che dal nostro punto di vista Casale avrebbe tutte le potenzialità per divenire il polo turistico del Monferrato.
La crescita di attrattività della nostra città riuscirebbe a portare enormi benefici a tutta la zona, divenendo il fulcro di un bellissimo territorio ricco di storia, cultura ed enogastronomia. Se può sembrare strano parlare di turismo in un momento simile, per via delle restrizioni che continuano ad essere in vigore, un’amministrazione lungimirante e con obiettivi ben delineati deve lavorare, forse con ancora più determinazione, in questo periodo storico. Gli interventi che giorno dopo giorno vanno a delinearsi sono coerenti con le intenzioni che abbiamo avuto fin dall’inizio»
Per quel riguarda lo spostamento del punto informazioni al Castello il numero uno del Carroccio a Palazzo San Giorgio lo definisce «Positivo sotto vari aspetti. Riteniamo che la fortezza debba essere uno dei biglietti da visita della nostra cittadina e per questo motivo avere il punto Iat situato dentro le mura consentirà di indirizzare i turisti in un luogo che riteniamo strategico e fondamentale, offrendo in questo modo la possibilità agli stessi di addentrarsi all’interno dell’edificio. La conformazione del nuovo punto consentirà inoltre di avere spazi ancora più ampi, funzionali e attrattivi. Questo è quindi un altro tassello che va ad arricchire la cornice del nostro castello che internamente ha già diversi spazi dedicati al territorio e ai prodotti più caratteristici del Monferrato.
Castello che diventa materia di interesse anche per quanto riguarda il Recovery Plan: «La strategicità della fortezza si evince anche da un altro aspetto: aver puntato su quest’area inserendola nei progetti legati al Recovery Plan. Il recupero totale dell’edificio e un utilizzo ancora più ottimale degli spazi adiacenti, potrebbero regalare a Casale Monferrato un polo turistico attrattivo che si basa sulle eccellenze del territorio come i prodotti enogastronomici, ma altresì per organizzare eventi e manifestazioni di alto livello e interesse in grado di attrarre turisti. Bisogna offrire a chi vuole visitare il nostro splendido Monferrato un‘esperienza unica e completa che comprenda, tra le altre cose, la visita dei luoghi più caratteristici della nostra città, offrendo anche spunti di riflessione sulla storia del Monferrato e sulle sue peculiarità e la possibilità di addentrarsi nella conoscenza della cucina monferrina e dei vini tipici e pregiati della nostra zona».
«Casale Monferrato, dal mio punto di vista, dovrà essere il centro di un territorio che ha molto da offrire, ogni paese ha le proprie specificità e proprio per questo il turismo dovrà essere il più possibile integrato tra le varie realtà della zona. Programmare e scommettere sul turismo oggi è sicuramente complicato, ma questo momento ci consente di ideare la strategia da poter perseguire per rendere Casale Monferrato e tutto il territorio una zona attrattiva quando ci si potrà spostare e soggiornare liberamente. Ovviamente è necessario avere una visione ben definita e obiettivi comuni. In questa prima parte di mandato la visione è stata chiara e ben perseguita e gli interventi che giorno dopo giorno vengono attuati lo confermano.
Questo è sicuramente un obiettivo ambizioso e non sarà semplice tramutare tutto questo in realtà, ma le potenzialità del territorio consentono di scommettere sul turismo e sul suo sviluppo. Una strategia chiara e coerente non potrà che far bene a tutto il Monferrato, bisogna continuare su questa strada e ognuno dovrà dare il proprio contributo per far si che tutto il territorio si possa rilanciare sotto più profili» conclude Drera.