Professione Youtuber – Salti di qualità e nuove funzioni
Italo Calvino diceva che “classico” è ciò che, a dispetto del tempo che passa, continua a trasmettere il suo messaggio. Chi accudisce il bestiame, lavora il legno, realizza un gioiello coniuga il passato e il presente. Nondimeno, chi, di mestiere, faceva lo Svegliatore ci dona un sorriso e ci fa guardare con affetto ad un mondo che non c’è più: si tratta di una professione sorta agli inizi della rivoluzione industriale quando era necessario presentarsi in fabbrica all’orario prestabilito, ma – soprattutto nei quartieri popolari – gli orologi non erano così diffusi. Bambini, anziani, donne si recavano pertanto fra le case con trombette e bastoni con cui avvisare gli assonnati operai perchè si precipitassero a rimboccarsi le maniche e a dare vita al progresso.
Se un tempo c’erano gli svegliatori e se nel futuro avremo tiktoker, data designer e streamer, non c’è dubbio che oggi vi sia chi di mestiere faccia video per YouTube e ne tragga una qualche fama ed un certo sostentamento. Non sono infatti solo le celebrità ad essere presenti sulla piattaforma, nè solo le Clio Make-up e le Estetiste Ciniche, ma anche personaggi meno noti possono vivere della pubblicità garantita dagli sponsor e dal social network. Su Internet infatti ci sono alcune persone più influenti di altre, ma di certo le più influenti di tutti sono i nostri amici, soprattutto se condividono con noi un qualche consiglio sui social media.
Nell’anno della pandemia, YouTube ha fatto un notevole salto di qualità e plastica è la differenza rispetto alla piattaforma di video artigianali e “fatti in garage” che ne contraddistinse il lancio anni fa: i contenuti pubblicati e raccomandati dall’algoritmo hanno ormai una dimensione cinematografica grazie ai droni che abbondano e grazie a strumenti di post-produzione, anche grafica, sempre più accessibili e disponibili.
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La piattaforma ha poi nel tempo molto accresciuto e migliorato gli strumenti messi a disposizione degli YouTuber e delle aziende. Fra le nuove funzionalità attivate, meritano di essere ricordate:
- l’inserimento nel titolo del video hashtag e specifiche indicazioni (come “@Home” e “With me”) per favorire la condivisione di esperienza personali durante la quarantena;
- la possibilità, soprattutto se si ha un canale molto seguito, di finire nell’area Trending indicata in homepage, area forse lanciate per mutuare una funzione che si è rivelata di successo su TikTok;
- per i creatori di contenuti, la pubblicazione di post per introdurre i video, ingaggiare gli utenti con un sondaggio e promuovere il canale;
- il caricamento non solo di miniature e immagini di conclusione dei video, ma anche di filigrane per favorire la navigazione soprattutto fra i video che hanno una componente tutorial o di sequenza fra episodi;
- ampi strumenti di video analytics fra i quali la Audience Retention: l’algoritmo di YouTube ha infatti nel tempo privilegiato i video la cui visione è più lunga e continua di quelli si limitano ad una breve riproduzione;
- maggiori funzionalità per creare e personalizzare playlist all’interno di un canale in modo da intessere fili narrativi differenti fra i contributi e migliorarne la visibilità nell’ordinamento dei risultati di ricerca della piattaforma;
- la possibilità di editare i tag anche successivamente al caricamento così da accrescerne l’indicizzazione;
- la pubblicazione di un trailer per chi arriva per la prima volta su un canale ed ulteriori elementi di personalizzazione della sua copertina;
- la presentazione di Card che si possono aprire dai video così da favorire l’interazione con gli spettatori;
- la funzione Première grazie alla quale l’autore può partecipare alla conversazione in chat con i propri utenti.
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