Per la ‘Fasulin’ domani camera ardente in Comune
Attesa una delegazione di Condove
CASALE – Sarà allestita domani, mercoledì, dalle 9 alle 16 nella Sala Consiliare del Comune di Casale la camera ardente per Enrica Morbello Core, la partigiana monferrina scomparsa ieri mattina all’età di 99 anni.
Sempre domani, alle 14.30, in Comune avrà luogo una piccola cerimonia nel cortile di Palazzo San Giorgio. Prevista la partecipazione di una delegazione di Condove, il paese della Val di Susa dove operò con la 114a Brigata Garibaldi durante la Resistenza.
Questo il programma:
Gabriele Farello, presidente Anpi Casale Monferrato
Federico Riboldi, sindaco di Casale Monferrato
Germano Carpenedo, presidente del Comitato Unitario Antifascista
Roberto Rossi, segretario Anpi della provincia di Alessandria
Daria Carmi, in rappresentanza della Comunità Ebraica di Casale Monferrato
Chiuderà Sergio Favretto, avvocato e storico, con l’orazione ufficiale
Fasulin, questo il suo nome di battaglia, era stata consigliere comunale di Casale dal 1966 al 1970 e per lungo tempo componente e presidente della Consulta femminile a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta. Proprio negli anni del suo mandato fu istituito l’ormai celebre Premio Letterario “Donne di Monferrato”.
Alle 16 il feretro proseguirà in direzione del Tempio Crematorio di Valenza.
I messaggi di cordoglio
Sergio Favretto (storico della Resistenza): «La memoria della Resistenza in Piemonte subisce una grave perdita: ci ha lasciati Enrica Morbello Core, nome di battaglia “fasulin”. Partigiana della 114° Brigata Garibaldi in Val Susa, a Condove, unica donna combattente nella formazione, organizzatrice e tesoriere della brigata, operativa in fabbrica. Convinta senza reticenza, generosa nell’esporsi, sempre attiva in una visione di progresso e di cambiamento perchè proveniente da famiglia socialista e antifascista, in sintonia perfetta con il marito Secondo Dino Core anche fra le nostre colline del Monferrato.
Vorrei, tuttavia, che la ricordassimo non solo per il ruolo svolto nei 20 mesi della Resistenza, fra la Val Susa e la montagna o nelle vicende casalesi, ma per il grande merito di aver testimoniato per tutta la vita gli ideali e le battaglie della Resistenza.
Enrica ha vissuto non solo la fase della Resistenza, ma ci ha regalato una seconda fase di preziosa testimonianza, anno dopo anno, sfumatura dopo sfumatura, evento dopo evento.
Ho consultato l’indice dei nomi del mio “Resistenza e nuova coscienza civile” edito nel 2009, Enrica Morbello Core viene menzionata otto volte, in relazione a testimonianze dirette vissute a Casale (Enrica ricorda gli aiuti dati ai militari disertori dopo l’8 settembre, ricorda i fratelli medici Angelo e Giovanni Guaschino catturati dai fascisti e poi in carcere a Casale, ricorda gli incontri in treno con Cesare Pavese); prezioso è stato il suo diario-memoria “Dalla parte giusta” edito nel 2006; da ricordare le centinaia di conferenze partecipate rivolte ai giovani, agli studenti; le decine di interventi rievocativi della Liberazione; da ultimo, l’intervista raccolta da Gad Lerner nel libro “Noi Partigiani” edito nel 2020.
Enrica “fasulin” non ha combattuto solo nei 20 mesi della Resistenza, ma ha combattuto sempre con forte impegno civile e coscienza libera, fino all’ultimo filo di voce e di pensiero. Non si è spento tutto, perchè la sua narrazione e la sua figura sono restate attualissime, fuori dal tempo».
Gad Lerner (giornalista e scrittore): «L’ho vista ancora nel luglio scorso a Villadeati nell’incontro con Gustavo Ottolenghi e Alba Parietti. Aveva voluto partecipare anche se era sulla sedia a rotelle e con il collare. Era molto contenta di avere avuto la possibilità di vedersi inserita nel Memoriale della resistenza (www.noipartigiani.it) che ha visto la luce poco prima del 25 aprile. La sua è una storia importante. Sono contento di averla incontrata in questa ultima fase della sua vita, quando era molto fragile ma lucidissima e ci teneva a consegnare questa memoria. La sua testimonianza è anche nel libro ‘Noi partigiani. Memoriale della Resistenza italiana’ (giunto già alla nona edizione, ndr), le aveva fatto molto piacere».
Titti Palazzetti (ex sindaco di Casale): «Addio amica mia carissima,
Le circostanze non mi permettono di esserti accanto nell’ultimo saluto ma noi che abbiamo gioito della tua amicizia
proseguiamo il cammino tenendo accanto il tuo sguardo coraggioso sul mondo, il tuo impegno per la giustizia, la tua voce libera, le tue parole preziose e la tenacia con cui hai continuato sempre a costruire pace e solidarietà a difendere i diritti, senza cedere mai all’odio e al risentimento.
Dai sentieri della lotta partigiana alla presenza costante e generosa nelle scuole, dal tratto deciso dei tuoi dipinti alle pagine in cui ci hai donato la tua storia, hai reso tangibile e viva la tua scelta di campo, guardando avanti con la lucidità e la determinazione di chi non si stanca mai di cercare giustizia e libertà, anche nei momenti più difficili.
Con te sono salita sui luoghi della tua lotta partigiana per ricordare, tra sguardi colmi di riconoscenza e rispetto, i tuoi sacrifici, la tua speranza, il senso profondo della rivolta antifascista e della Costituzione repubblicana. Con te ho condiviso anni di impegno quotidiano tra ideali e realtà, trovando sempre, dall’altro capo del telefono, il tuo richiamo – dolce ma deciso – a continuare a lottare per le cose in cui crediamo. Ciao partigiana Fasulin, ciao Enrica carissima.
Ci mancherà il tuo sorriso ma sarai sempre viva nei nostri cuori e nella memoria collettiva della nostra città».
Partito Democratico Casale: «Se n’è andata questa mattina Enrica Morbello Core, all’età di 99 anni. Il popolo antifascista e democratico si ritrova così senza una figura di riferimento, senza una presenza fortemente radicata nella società casalese.
“Fasulin”, questo il suo nome di battaglia, è stata partigiana nella 114° Brigata Garibaldi, come il marito Dino Core. Combatté per la libertà in quegli anni drammatici, correndo rischi enormi, e continuò a difendere quei valori lungo tutta la sua vita, da consigliere comunale e poi senza ma risparmiarsi nel ricordare, anche davanti ai ragazzi delle scuole, i momenti drammatici della guerra e della Resistenza. In queste ore sono state moltissime le persone a ricordare Enrica, sottolineando di volta in volta aspetti diversi della sua personalità e della sua ricca e piena vita, facendo riferimento ai tanti episodi della sua lunga esistenza, alla sua passione per l’arte e la bellezza, ai suoi dipinti.
Il circolo di Casale Monferrato del Partito Democratico piange la scomparsa di una donna straordinaria, di una partigiana, di una persona che ha lottato per la nostra libertà».