Pafundi (Fim): «Freudenberg investa a Mombello, non è un’azienda ‘cotta’, ha futuro»
Questo pomeriggio le parti sociali hanno incontrato il prefetto
ALESSANDRIA – «Una chiacchierata di un’oretta, in cui abbiamo chiesto al Prefetto Francesco Zito di partecipare al tavolo convocato il prossimo 25 maggio dalla Regione sulla Freudenberg, è stato gentilissimo e molto disponibile». Così Salvatore Pafundi Segretario Generale Fim-Cisl Alessandria- Asti a margine dell’incontro di oggi tra le parti sociali e il massimo esponente del Governo sul territorio.
A Mombello, dove la multinazionale tedesca ha confermato dopo quasi tre mesi di tentativi di mediazione da parte dei sindacati la volontà di chiudere lo stabilimento dell’ex Framar (trasferendo la produzione a Monselice, nel Padovano, dove è proprietaria di un sito più grande, da oltre 300 lavoratori), coinvolgendo 80 tra dipendenti e interinali impiegati in Val Cerrina, prosegue intanto lo sciopero: «Fra qualche giorno faremo il punto della situazione e decideremo come proseguire nella protesta – prosegue Pafundi – La situazione è diversa dalle altre, qui non parliamo di un’azienda ‘cotta’ ma di una realtà competitiva, uno stabilimento dove basterebbe investire soldi in ricerca e sviluppo, ammodernamento e rilancio. I nove milioni di euro di piano sociale che Freudenberg vuole spendere per ammortizzatori sociali e ricollocamento dei lavoratori di Mombello chiediamo che vengano investiti nello stabilimento, anzichè chiuderlo. Il sito è produttivo e ci sono le condizioni perchè abbia un futuro. Freudenberg è una realtà da 40mila dipendenti nel mondo e l’anno scorso, segnato dalla pandemia, ha fatturato un miliardo di euro!».