Crisi Cerutti: i due mesi di cassa Covid sono in arrivo?
CASALE – Oggi Fim, Fiom e Uilm di Alessandria e Vercelli, grazie alla convocazione da parte della Presidente del Tribunale di Vercelli Michela Tamagnone (che ha dato seguito alla richiesta d’incontro inoltrata dalle parti sindacali il 28 maggio con oggetto la proroga della cassa integrazione Covid per i mesi di maggio e giugno), si sono confrontate con la Curatela del fallimento Cerutti al Tribunale di Vercelli.
Nella riunione oltre a esserci stato un chiarimento tra le parti in merito al percorso intrapreso dalla Curatela e dal Tribunale in riferimento alla procedura fallimentare (con le due offerta di Bobst, vincolante, e della cordata Rinascita, non ancora tale) si è registrata la condivisione rispetto alla necessità di collaborare al fine di ottenere le condizioni per arrivare al miglior risultato possibile in termini occupazionali ed economici, confrontandosi attivamente con tutti i soggetti accreditati da offerte vincolanti necessarie per concorrere all’asta per l’aggiudicazione della Società Cerutti.
Rispetto alla possibile concessione di un ulteriore periodo di cassa integrazione la Curatela e la Presidente del Tribunale hanno spiegato che il ritardo nella concessione della proroga era dovuto alla mancanza di offerte vincolanti per l’acquisizione della Società stessa e alla fattiva apertura di un tavolo negoziale con le parti sociali, le quali confermano la loro volontà e disponibilità in tal senso.
Fim, Fiom e Uilm a seguito dell’incontro odierno confidano in una tempestiva autorizzazione della richiesta di proroga dell’ammortizzatore sociale.