Abbate contro il Green Pass: “Solo Italexit ha chiesto di toglierlo”
CASALE – Alessandro Abbate, consigliere comunale di Italexit a Casale, eletto tra i civici di Ritrovare Casale, nelle sedute in Comune da mesi vota in linea con la maggioranza che sostiene il sindaco Federico Riboldi e difficilmente prende la parola.
Decisamente diverso il suo atteggiamento al di fuori di Palazzo San Giorgio dove, come in questo caso, di frequente decide di scagliarsi contro le decisioni del Governo. Nel ‘mirino’ questa volta c’è il Green Pass: «Solo Italexit chiede con un emendamento di toglierlo! La sinistra, da sempre ostile al concetto di frontiera, come commenta questa che a tutti gli effetti sarà la frontiera per eccellenza? Per non fare torti a nessuno, coloro i quali prendono i voti al posto nostro non si sono sbilanciati un minimo rispetto a questa follia, limitandosi ad esprimere la propria contrarietà… Ma in Parlamento? Continua il teatrino dei finti partiti rivoluzionari che, oltre a rubare i voti di quelli veri, gettano fumo negli occhi della gente, dicendo a e facendo b visto che a parole non si risolvono i problemi, con i fatti sì».
Quindi lancia un appello: «Alle prossime elezioni ricordatevi chi cerca veramente di fare i vostri interessi e chi invece cerca solamente di accaparrarsi il vostro consenso, promettendovi la rivoluzione per poi annettersi e piegarsi al sistema. Un sistema che, nel frattempo, si è rivelato una volta ancora e si spera una volta per tutte, un colossale bluff… dalle incertezze sui vaccini, alle chiusure e alle minacce di uno stato di emergenza prorogato a data da destinarsi fino alla propaganda verso i giovani, per farli vaccinare sotto il ricatto dell’impossibilità ad andare in vacanza. Nemmeno nei peggiori film si sarebbe potuta immaginare una decadenza simile. In nome di cosa? Probabilmente non vi interessa più di tanto il fatto che siamo governati da oltre dieci anni da persone che nessuno ha votato e che, ironia della sorte, negli anni ci hanno portato fino a qui, fino a diventare un paese costretto in tutto e per tutto a dover sottostare ad un governo centrale scriteriato, che da ieri potrà decidere addirittura i nostri spostamenti. Vergognoso».