Guardia di Finanza in festa: il bilancio di un anno di attività in provincia
ALESSANDRIA – Stamani le Fiamme Gialle di Alessandria hanno celebrato, presso la Caserma “Cap. Carlo Blengio M.B.V.M.” di Corso Felice Cavallotti di Alessandria, il 247° anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
La cerimonia si è svolta alla presenza del Prefetto Francesco Zito, del Comandante Provinciale colonnello Massimiliano Pucciarelli, dei comandanti dei Reparti territoriali e di una rappresentanza di ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri nonché di una delegazione della sezione A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia), a testimonianza della continuità di intenti tra chi ha servito con onore lo Stato e chi continua a servirlo.
La festività è occasione per un bilancio delle attività delle Fiamme Gialle nel 2020.
Impegno a tutto campo contro la criminalità economica organizzata
Nel corso del 2020 la Guardia di finanza ha eseguito 19.219 controlli per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, nonché 591 interventi ispettivi e 358 indagini per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nel tessuto economico e sociale: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese in difficoltà
e a sostegno delle prospettive di rilancio e di sviluppo del Paese.
Lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali
Interventi mirati e selettivi, fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale: è questa, in sintesi, la strategia adottata dal Corpo dall’inizio della pandemia per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita concorrenza dei frodatori del fisco e dei grandi evasori. Nel 2020 sono stati scoperti 35 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria e 29 lavoratori in “nero” o irregolari. Sono state eseguite, inoltre, 44 indagini di polizia giudiziaria, che hanno portato alla denuncia di 51 soggetti, di cui 5 arrestati. Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è di 5,5 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro tuttora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria ammontano a circa 13 milioni di euro. E’ stato scoperto 1 caso di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibile a stabile organizzazione occulta, a manipolazione dei prezzi di trasferimenti, alla fittizia localizzazione all’estero della residenza fiscale di persone fisiche e giuridiche e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine. Ammontano, invece, a 5 gli interventi eseguiti in materia di accise, anche a tutela del mercato dei carburanti. I controlli e le indagini contro il gioco illegale ed irregolare hanno permesso di irrogare sanzioni per 8,3 milioni, di denunciare 311 soggetti, di scoprire 275 agenzie clandestine e di constatare una base imponibile evasa ai fini dell’imposta unica per circa 500 milioni di euro.
Contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica
Nel corso del 2020 la Guardia di Finanza ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite
percezioni. 165 sono gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 11 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 6 deleghe
svolte con la Corte dei conti. Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 5 milioni di euro, mentre si attestano su circa 270.195 euro quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 49. Per quanto concerne gli strumenti finanziari della Politica Agricola Comune e della Politica Comune della Pesca, sono state scoperte, a livello nazionale, indebite percezioni
e/o richieste di contributi per oltre 77.000 euro.
Si tratta di attività che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per oltre 16 milioni di euro, a carico di 28 soggetti, in tema di responsabilità amministrativa.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”. Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’INPS, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare oltre 260.000 euro indebitamente percepiti e circa 17.000 euro di contributi richiesti e non ancora riscossi, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 40 soggetti. Tra questi figurano anche soggetti intestatari di ville e autovetture di lusso, evasori totali, persone dedite a traffici illeciti, già condannate in via definitiva. Passando al settore degli incentivi alle imprese, l’attività ispettiva condotta ha permesso di individuare importi illecitamente percepiti per un valore di circa 4 milioni di euro a fronte
di un importo complessivo controllato pari a circa 7 milioni di euro il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari a seguito di mirati controlli basati su analisi di rischio, è stato pari a oltre 5 miliardi di euro: di questi ultimi, circa 632 milioni di euro sono appalti riferiti alla spesa sanitaria. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 7, riscontrando un valore delle condotte di peculato pari ad oltre 15 milioni di euro.
Contrasto alla criminalità organizzata ed economico finanziaria
Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, l’impegno profuso nel 2020 si è concretizzato nel sequestro di beni per un valore di oltre 6,5 milioni di euro a seguito di 5 interventi in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio. 5 sono le persone denunciate. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno a 650.000 euro. Con riguardo alla prevenzione, i Reparti dipendenti ha proceduto all’analisi di 187 segnalazioni di operazioni sospette.
Nel campo dei reati fallimentari, sono stati operati sequestri di beni per un valore pari a 150.000 euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di circa 12 milioni di euro. Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro è stato denunciato 1 soggetto, con l’esecuzione di sequestri di valute contraffatte per un valore di oltre 10.000 euro. In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 44 soggetti, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca eseguiti hanno raggiunto, complessivamente, la quota di circa 267.000 euro. Ammonta, invece, a oltre 1 milione di euro circa il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. Sono stati eseguiti, poi, 638 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
L’attività a tutela del mercato dei beni e dei servizi è stata volta a contrastare la contraffazione di marchi registrati, l’usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, le false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti e le violazioni alla normativa sul diritto d’autore.
In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 11 interventi e dato esecuzione a 25 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 91.000 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri. Sono stati segnalati alle Procure della Repubblica n. 22 soggetti. La crisi sanitaria connessa al Covid-19 ha visto la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine. In tale contesto, sono stati denunciati 16 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione e sottoposti a sequestro oltre 91.000 mascherine e dispositivi di protezione individuale e 229 confezioni di igienizzanti (venduti come disinfettanti).
Controllo del territorio e contrasto ai traffici illeciti
Nella decorsa annualità il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Alessandria ha sequestrato complessivamente circa 600 grammi di sostanze stupefacenti, arrestando 3 narcotrafficanti.
Il concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica
A seguito dell’emergenza epidemiologia, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo 19.219 controlli, che hanno consentito di sanzionare 208 soggetti e di
denunciare all’Autorità Giudiziaria, a vario titolo, 17 responsabili.