Dimsport fa 30 anni e con Holdim guarda a un futuro dove c'è anche l'autodromo di Morano
L'idea è un'area testing con struttura ricettiva
Parole di Alessandro Abbate, consigliere comunale di Italexit
CASALE – Alessandro Abbate, consigliere comunale fuoriuscito dai civici di Ritrovare Casale, interviene sulla situazione del mercato immobiliare della città, denunciando un preoccupante calo del valore di case e appartamenti.
«Anni fa i nostri genitori, nonostante i sacrifici, decidevano di comprare la casa per fare un investimento per loro e per la famiglia. E di soldi ne sono partiti parecchi. Ecco, ora gli stessi genitori, molti dei quali si ritrovano ancora a dover finire di pagare i mutui, a malapena riescono a incassare due soldi dall’affitto eventuale che ne ricavano, per non parlare della vendita che di fatto dovrebbe diventare una vera e propria svendita. E, ironia della sorte, pur essendo in regola, se per sbaglio finiscono nelle mani dell’inquilino sbagliato rischiano addirittura di perdere l’appartamento o peggio ancora di doverlo concedere gratuitamente visto che la legge, nonostante le tasse non li tutelerebbe di fronte alla presenza di minori o di persone dallo status da definire. Ma questo è un altro discorso. Rimaniamo sul tema del prezzo».
Prosegue Abbate, da tempo confluito in Italexit con Paragone: «Per dirla in gergo, osservando i prezzi affissi nelle vetrine delle agenzie immobiliari, anche per quanto riguarda la vendita, molti appartamenti ‘te li tirano letteralmente dietro’. Solo fino a quindici anni fa la situazione era ben diversa. Questo lo considero un fallimento prima di tutto della politica, incapace di attrarre investimenti e imprenditori che farebbero tornare anche un valore agli immobili con l’insediamento di novità, non solo dal punto di vista industriale ma anche da quello attrattivo/turistico, per non parlare dell’isolamento totale dai trasporti, vero e proprio tallone d’Achille della città negli ultimi dieci anni».
Dimsport fa 30 anni e con Holdim guarda a un futuro dove c'è anche l'autodromo di Morano
L'idea è un'area testing con struttura ricettiva
Quale soluzione? «Tutte le mie battaglie per progetti che in tanti hanno definito essere di fantapolitica in realtà, se ben analizzati, porterebbero interi quartieri a gonfiarsi di valore per quanto riguarda affitti e vendite di immobili. Esempio: una pista a Morano Po negli anni settanta era in grado di far vivere Oltreponte con il bacino di gente che portava in occasione delle gare, piuttosto che l’insediamento di una nuova industria o di un’università avrebbero più o meno lo stesso effetto. Purtroppo la politica, specialmente a livello locale, vive di convenzionalità e di potere in mano ai soliti che non hanno interesse nel far sì che le cose cambino, e dunque considero essa il principale responsabile di questa moria di valore economico degli immobili sul quale le persone hanno investito e stanno tutt’ora pagando. Finché sarò in carica mi batterò sempre per far si che qualche imprenditore possa cogliere ispirazione dalle mie idee e provare a scommettere su questo territorio che un tempo è stato uno dei cardini della regione, ma che oggi a causa di politici poco lungimiranti e interessati solo a mandare avanti il proprio sistema sta man mano scomparendo».