«Discesa dei contagi quasi terminata. Ma i dati sono buoni»
Le consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
«La situazione rimane rassicurante, chiariamolo subito, ma ci sono alcuni elementi che vanno monitorati».
A sottolinearlo è Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, che come sempre ‘legge’ i numeri della pandemia provando a delineare quadro generale e possibili scenari. In Piemonte, in particolare, sembra essersi arrestata la discesa dei contagi, preludio a una fase di stabilizzazione.
«O, addirittura, a una leggera crescita – spiega Bianchi – come peraltro osserviamo già in questo aggiornamento. Per fortuna non ci sono conseguenze in materia di ospedalizzazioni e di decessi, ma la tendenza sembra abbastanza delineata».
Per quanto riguarda l’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, le distanze si sono molto assottigliate: al comando della classifica c’è l’Italia a quota 30, seguono Alessandria a 29 e Piemonte a 28, mentre la Lombardia chiude il gruppo a 20. La peggiore provincia della regione è Asti, ma ha ‘solo’ 32, la migliore è il Vco, con 12.
«A livello di numeri assoluti, invece, il Piemonte passa da 1079 a 1206 nuovi casi, 127 in più, con una variazione percentuale pari al 12%. La Lombardia è a quota zero, l’Italia evidenzia invece una discesa del 4%».
Gli asintomatici, che raggiungono addirittura il 60%, rappresentano un’ottima notizia in ottica tracciamento, mentre gli extra protocollo sono stabili al 13% e il tasso di positività è ai minimi, per la precisione allo 0,4%. «Questo leggero aumento dei contagi – ipotizza il docente – potrebbe essere giustificato dall’enorme numero di tamponi processati, frutto dell’effetto Green Pass: la media solitamente è 24mila al giorno, ora siamo stabilmente intorno a 49mila. Scopriremo se è davvero così nelle prossime settimane, anche se la costante crescita di Torino alimenta qualche perplessità a proposito».
Si mantiene sostanzialmente stabile, e quindi senza particolari criticità, la situazione negli ospedali piemontesi: le terapie intensive erano 19 e sono 20, con indice di saturazione fermo al 3,2%, mentre i ricoveri ordinari scendono da 179 a 175, con una buona accelerazione negli ultimi giorni. Anche in questo caso il tasso di occupazione è al 3%».
Da 15 a 14 i decessi, con buone notizie per quanto riguarda l’Alessandrino, che ne registra una solo contro i quattro dell’aggiornamento precedente. «Come previsto – aggiunge il professore – questo parametro ha confermato di essere soggetto a molte oscillazioni, ma direi che abbiamo raggiunto un plateau».
Infine consueta chiusura dedicata ad Alessandria: settimanalmente i contagi salgono leggermente, da 104 a 122, quindi 18 in più e 17 in media al giorno. «Eravamo a 15 quotidiani, le cose non cambiano di molto, mentre sono eccellenti i riscontri in riferimento ai guariti, ben 138 in più. Si contano 17 nuovi positivi in meno, per un totale di 288 unità, ed è una bella notizia perché dopo diverso tempo scendiamo sotto quota 300. Di fatto è lo 0,07% della popolazione». Infine, numeri molto buoni per Alessandria città, che dopo una forte discesa conta oggi 82 attualmente positivi; va meno bene Casale, invece, dove si contano al momento 45 episodi.