Le alghe nel Po a Casale sono lo stesso infestante comparso a Torino nel 2016?
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Redazione  
19 Ottobre 2021
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10:10 Logo Newsguard
L'appello

Le alghe nel Po a Casale sono lo stesso infestante comparso a Torino nel 2016?

La richiesta di chiarimenti del C.Al.Ca.

CASALE – Le alghe comparse nel Po a Casale, nel tratto compreso tra le due dighe, all’altezza dell’imbarcadero, a monte del ponte che collega Oltreponte, potrebbero essere Myriophillum Acquaticum (Miriofillo Acquatico) una formazione potenzialmente pericolosa e già apparsa a Torino nel 2016. Lo segnala il C.Al.Ca., il Comitato Alluvionati del Casalese all’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati, al Gruppo Regionale Specie Esotiche Vegetali, all’Arpa Piemonte e al Parco del Po Piemontese. 

Le alghe nel Po a Casale sono lo stesso infestante comparso a Torino nel 2016?

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Vegetazione favorita dalla poca corrente, dal caldo e dal basso fondale

«Nei mesi estivi di quest’anno  sono affiorate dalle acque del Po e sempre con più evidenza delle vegetazioni mai viste prima, in un primo tempo abbiamo pensato che fossero arbusti cresciuti dal fondo che in quel punto si trova a poca distanza dal pelo acqua  infatti  ad inizio 2020 era stata asportata – anche se non completamente – una penisola di sovralluvionamenti che impediva il regolare deflusso delle acque» spiegano dal Comitato.

«A fine settembre un componente del Comitato insieme ad alcuni membri degli “Amici del Po” si è recato in barca a visionare da vicino questa strana vegetazione  scattando delle foto che vi alleghiamo e verificando la profondità del fiume in quei punti (1- 1,5 metri dal fondo ) – proseguono dal C.Al.Ca. – Analizzando le ultime  foto scattate e  sovrapponendole  a quelle dei primi di settembre  2020 (momento in cui la diga mobile era parzialmente abbassata) abbiamo notato che le formazioni vegetali sono posizionate principalmente  sopra alla penisola al centro del fiume e asportata non completamente, abbiamo  anche trovato sul web molte analogie tra la situazione casalese con la situazione venutasi a creare a Torino a partire dal 2016 in prossimità dei Murazzi  e a monte della diga gonfiabile Michelotti, abbiamo scoperto che le acque stagnati possono favorire  l’insorgenza di particolari infestanti vegetali che creano grossi problemi alla salute del fiume».

L’appello per i chiarimenti

«Nella primavera dell’anno scorso è entrata in funzione a valle del ponte ferroviario di Casale una centrale idroelettrica con uno sbarramento (diga mobile) che  di fatto rende stagnante  il tratto fluviale a monte (sino alla diga Lanza). Ovviamente noi non siamo esperti biologi o  botanici ma raffrontando alcune fotografie della vegetazione trovata nel nostro tratto fluviale e le pubblicazioni tecniche dove viene illustrata la pericolosità del Miriofillo Acquatico  ci siamo allarmati ed è per questo che vi inviamo  questa segnalazione in modo da capire con una vostra conferma o meno se trattasi effettivamente di infestazione da Myriophillum Acquaticum.

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