Giovanni Saldì ha fatto ‘girare la testa’ a Carlo Verdone
L'incontro al Salone del Libro
TORINO – Da anni l’ecclettico artista casale Giovanni Saldì desiderava regalare una delle sue sculture a Carlo Verdone, come già fatto per altri vip del mondo dello spettacolo. L’occasione giusta si è presentata sabato scorso al Salone del Libro di Torino.
Lo scultore e pittore casalese è riuscito finalmente a incontrare uno degli attori italiani che ha segnato il linguaggio popolare italiano con le sue maschere tratte dalla realtà di personaggi realmente esistenti. Durante la conferenza per presentare il suo nuovo libro, l’attore ha raccontato aneddoti legati alla sua vita con momenti di grande divertimento ma anche di grande intensità e valore. Dopo la conferenza allo splendido auditorium Giovanni Agnelli, Saldì, guidato dagli assistenti dell’attore è stato condotto nel backstage, dove è riuscito a consegnare una copia della sua scultura itinerante dal titolo ‘Fammi Girare la Testa’ a Carlo Verdone piacevolmente stupito da questo omaggio. L’attore e regista ha chiesto a Saldì dettagli sul progetto, ravvisando immediatamente cromatismi che riproducono a un cielo al tramonto. Infatti il Maestro Verdone ama fotografare i cieli e le nuvole, da qui una sua mostra fotografica al museo Madre di Napoli con 42 dei suoi scatti.
Saldì, rimasto affascinato da un’intervista nella quale l’attore parlava di nuvole è stato guidato nel dipingere questa nuova scultura proprio da uno scatto di Verdone. «È stato un incontro privato, di grade intensità nel silenzio degli spazi immensi e splendidi dell’Auditorium, sorpreso dal fatto che il maestro mi chiedesse approfondimenti sul significato più profondo della scultura. Un momento di estrema qualità nel quale mi sono sentito valorizzato».
Alla fatidica domanda che accompagna la scultura performativa ‘cosa la emoziona cosa le fa girare la testa?’ , l’attore ha risposto in modo come sempre mai banale e profondo: «Mi emozionano i colori dell’apparente casualità della natura e mi fanno girare la testa le misteriose atmosfere di alcuni paesaggi con nuvole che sembrano formare disegni che poi svaniscono sprofondando all’orizzonte».