Casale Diabolika: bilancio positivo per il ritorno del super cattivo in città
Al Castello domenica scorsa
CASALE DIABOLIKA I FAN DEL LADRO DI CLERVILLE IN CODA PER “COLPO A BARCELLONA”.
CASALE – Circa 500 visitatori nel corso della giornata e 50 portfolio, preparati per chi aderiva all’aperitivo ‘Diaboliko’, esauriti prima delle ore 13: numeri che testimoniano come Casale Diabolika al Castello sia stata un successo. «L’affluenza è stata molto più alta di quanto avessimo previsto» spiega Daniele Statella, organizzatore della rassegna con la sua Creativecomics, decisamente soddisfatto per la giornata della scorsa domenica, che ha rinverdito il sodalizio tra Casale e il famoso ladro di Clerville.
Inserita nel calendario delle tappe di avvicinamento di Casale Comics and Games 2022, ‘Casale Diabolika 2021’ ha portato nella sala Sala Marescalchi del castello di Casale una ventina di disegnatori provenienti da tutta Italia, dagli stili e dalle collaborazioni più diverse: mangaka, bonelliani, membri dell’accademia Disney, ma soprattutto ha attirato tantissimi fan di Diabolik e collezionisti, attratti anche da una avventura inedita del personaggio creato nel 1962 dalle sorelle Giussani.
La storia si chiama ‘Colpo a Barcellona’ ed è stata realizzata dallo stesso Statella, insieme a Claudio Stassi alle chine e allo sceneggiatore Andrea Cavaletto. Realizzata in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia e la Casa degli Italiani nella città Catalana, la storia è diventata anche una mostra di 30 pagine, arrivata al Castello di Casale proprio il giorno di chiusura dell’esposizione di Barcellona.
Il momento clou della giornata è stata proprio la presentazione dei tre autori in una tavola rotonda condotta da Andrea Barzi che, tra le altre cose, ha rimarcato anche l’internazionalità del personaggio: Diabolik è popolarissimo fuori dall’Italia e anche il recente film a lui dedicato sembra ricordarcelo. Dopo la presentazione i tre hanno autografato le copie di ‘Colpo a Barcellona’. Le lunghe file di fan davanti al tavolo degli autori testimoniano che l’albo è già un pezzo da collezione imperdibile.