Il progetto Sogin? Da rispedire al mittente. Ribadite le ragioni del “No” al deposito
Contrari all'unisono politica e cittadini
BOSCO MARENGO – Si è conclusa in queste ore a Bosco Marengo, presso la sala Gorbačëv di Santa Croce, la conferenza stampa organizzata dal Comune con la partecipazione attiva dei comitati ‘Bosco libero dal Nucleare’ e ‘Gente del Territorio’.
Tanti gli ospiti appartenenti al mondo della politica e gli interventi al tavolo, per ribadire all’unisono il forte e motivato ‘No’ nei confronti del progetto Sogin relativo all’installazione a Bosco Marengo, e in Piemonte in generale, di un sito nazionale unico per la sistemazione definitiva dei rifiuti radioattivi a molto bassa e bassa attività e per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti radioattivi a media e alta attività, irrealizzabile in termini di fattibilità ambientale e numero di ettari necessari.
Bosco Marengo, e altri siti in provincia di Alessandria, sono apparsi sulla carta CNAPI come aree potenzialmente idonee, ma cittadini e politica si sono uniti per ribadire l’incompatibilità fra deposito e comune.
Ad aprire la conferenza il vice sindaco di Bosco, Claudia Bittolo: “A nome mio e del sindaco Gianfranco Gazzaniga, desidero ribadire quanto è stato fatto: questi 10 lunghi mesi di attesa formale ma poco sostanziale in termini di dibattito, ognuno degli enti qui rappresentati ha formalizzato contro deduzioni e relazioni che si sono concretizzate in un ‘No’ comune da rispedire al mittente – afferma con chiarezza Bittolo – Finalmente abbiamo raggiunto il tempo del nostro turno di intervento come Regione Piemonte al Seminario Nazionale Sogin iniziato a settembre e siamo qui oggi per riaccendere l’attenzione mediatica su un argomento così importante e impattante per il nostro territorio”.
Una battaglia ambientale compatta sul fronte politico, di fronte a una minaccia che potrebbe catapultare indietro di decenni lo sviluppo e la qualità del territorio alessandrino, come ha ribadito con forza il primo cittadino di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco, presente in sala.
Le ragioni del No
“Molti i punti oscuri, e come cittadini abbiamo già dato molto in termini di nucleare, la mozione presentata in Parlamento tocca ragioni importanti e fondate” dice Ugo Cavallera, capogruppo di minoranza a Bosco.
“Vogliamo difendere il nostro territorio, il suo potenziale agricolo e le aree di pregio turistico che sorgono intorno a noi” prosegue Roberta Tornielli, presidente del comitato cittadino.
Importanti anche le parole dell’avvocato Alessandro Provera (Gente del territorio) a proposito dell’imminente Seminario Nazionale previsto da Sogin nei prossimi giorni: “Il seminario deve avere un vero contraddittorio, ma di fatto non c’è, non ci sarà, fra tempo estremamente contingentato e la mancanza sostanziale di un interlocutore, sarà depotenziato. Il parlamento si è fatto portatore della volontà popolare e oggi il ruolo del comitato è ribadire con fermezza l’importanza dell’impegno politico perché tutto il lavoro svolto sino ad oggi diventi cultura, di fronte a questo pericoloso progetto”.
A seguire i puntuali interventi degli altri numerosi ospiti, fra questi Riccardo Molinari, primo firmatario della mozione approvata in aprile alla Camera, i cofirmatari Federico Fornaro e Carlo Giacometto, il geometra Pio Zuccotti, i senatori Susy Matrisciano e Massimo Vittorio Berutti, Gianluca Colletti, la Consigliera Provinciale Antonella Cermelli; in videochiamata il Vice Presidente della Regione, Fabio Carosso e i Consiglieri Regionali Mimmo Ravetti e Sean Sacco.
In attesa di nuovi sviluppi è possibile rivedere la conferenza sui canali Facebook e YouTube del Comune di Bosco Marengo.