Rapine in villa, quattro arresti: "erano organizzati, armati e spietati"
Quattro arresti a Casale da parte dei Carabinieri: l'operazione denominata Ice Eyes. Avevano messo a segno una serie di rapine…
Preso uno dei due detenuti, per l’altro sono in atto le ricerche
VERCELLI – AGGIORNAMENTO ORE 15.30 – Sono in corso le ricerche di Kristjan Mehilli (nella foto): si tratta del bandito fuggito questa notte dal carcere di Vercelli e considerato ai tempi dell’operazione ‘Occhi di Ghiaccio‘ – Ice Eyes, il capo della banda che commetteva rapine in villa nell’Alessandrino-Casalese- Vercellese.
Tutte le forze dell’ordine della zona sono in stato di allerta.
Rapine in villa, quattro arresti: "erano organizzati, armati e spietati"
Quattro arresti a Casale da parte dei Carabinieri: l'operazione denominata Ice Eyes. Avevano messo a segno una serie di rapine…
ORE – 14.23 – Un’evasione nella notte di Capodanno degna di un film: si sono calati dalla finestra della cella, si sono arrampicati sul muro di cinta e la libertà favorita dall’aiuto di un complice.
Uno dei due detenuti è già stato bloccato perché saltando è caduto e si è rotto un braccio. Per l’altro è in atto la caccia all’uomo.
Si tratta di due albanesi – fine pena 2029 – responsabili di rapine in villa nel Casalese e Vercellese.
Un’evasione clamorosa che ha fatto scattare la protesta del sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, che parla di “evasione annunciata”.
“Adesso è prioritario catturare l’evaso”, denuncia Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria di Vercelli”.
Capece evidenzia che “a compiere l’evasione sono stati due detenuti albanesi, con fine pena 2029 perché riconosciuti responsabili di rapina nelle ville del Casallese e Vercellese.
I due si sono calati dalla cella e si sono recati nel perimetro interno del carcere. Si sono poi arrampicati sul muro di cinta e, aiutati da un complice che ha lanciato loro delle corde, si sono calati dal muro ma uno dei due è caduto, rompendosi un braccio, ed è stato bloccato dagli agenti mentre l’altro è riuscito a fuggire con l’aiuto proprio del complice.
In svariate occasioni, il SAPPE ha rappresentato e manifestato a gran voce la grave carenza di personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso l’Istituto di Vercelli e soprattutto l’inadeguatezza del muro di cinta, inagibile da anni”.
“Questa di Vercelli è una evasione annunciata – si legge in un dettagliato comunicato – frutto della superficialità con cui sono state trattate e gestite le molte denunce fatte sulle condizioni di sicurezza dell’istituto”.
Dalla scorsa notte sono in corso le operazioni di polizia per rintracciare l’albanese.