Banda Tom: il programma della cerimonia di sabato a Casale
Tornerà l'orazione ufficiale ma non sarà Gad Lerner a tenerla
Le parole di Johnny Zaffiro, segretario del Pd di Casale
CASALE – A meno di una settimana dal 77° anniversario, e a due giorni dalla cerimonia ufficiale di commemorazione della Banda Tom a Casale (sarà sabato mattina), il segretario cittadino del Pd Johnny Zaffiro interviene sull’argomento.
Di seguito il testo integrale della sua riflessione.
Banda Tom: il programma della cerimonia di sabato a Casale
Tornerà l'orazione ufficiale ma non sarà Gad Lerner a tenerla
***
Era il 15 gennaio del 1945 quando Antonio Olearo e altri 12 ragazzi vennero uccisi dai soldati nazifascisti alla Cittadella di Casale Monferrato. Dopo un’umiliante passerella per le vie cittadine, incatenati e a piedi scalzi, i giovani vennero giustiziati perché erano partigiani: erano la Banda Tom, e a Tom, Antonio Olearo, fu negato anche l’abbraccio della madre.
Sono passati 77 anni e non abbiamo, oggi, novità storiche che arricchiscano quelle pagine della Resistenza. Abbiamo però urgenze attuali che avvicinano quei fatti di 77 anni fa, che li rendono necessari e necessari da ricordare. Necessari perché la Resistenza partigiana segnò il nostro riscatto e determinò la nostra Liberazione; necessari da ricordare perché la storia ha questo di straordinario: è sempre contemporanea nel momento in cui ne avvertiamo e ne condividiamo le ragioni universali. In altre parole, perché sia chiaro a tutti, aver difeso la libertà e aver combattuto uniti l’oppressione della dittatura fascista, sono azioni così importanti e dignitose che lo scorrere del tempo non basta ad oscurare.
Quello che però può accadere, lo sappiamo, è che quelle pagine della nostra storia vengano trascurate perché non ritenute vive, interessanti ed attuali. Questo succede se la comunità attraversa momenti di disgregazione, insofferenza e diffidenza. Quando nella vita presente si avverte il vuoto di ideali e di prospettive, difficilmente si rintraccia la forza universale e la bellezza delle lotte di Liberazione: è troppo il disorientamento, troppo il disfattismo per poter vedere e prendere esempio da chi ci ha preceduti. Ecco perché la storia del passato può essere vicinissima o lontanissima, la stessa storia, a seconda di quello che riusciamo a vedere.
Per noi quella storia, lo ripetiamo, è sempre vicina: l’attivismo della Banda Tom, la sua audacia e la sua generosa azione politica, per noi sono memoria viva e ‘corroborante’, l’auspicio è che questa attenzione diventi attenzione concreta non solo in occasione delle commemorazioni ma nelle quotidianità di tutto il panorama politico e sociale della nostra Città.
Ricordiamo ogni anno l’orribile eccidio fascista e celebriamo con ciò Tom e la sua banda, che tanto hanno dato per la nostra libertà: non è un semplice rito, è un pezzo della nostra cultura civile e politica.
Quest’anno la celebrazione sarà condizionata dalle misure sanitarie antipandemiche vigenti, e forse proprio questa limitazione animerà i nostri propositi futuri di accompagnare le ricorrenze con intenti unitari e finalizzati alla difesa dei diritti, della libertà e dei principi sanciti dalla Costituzione Italiana.