«Contagi e decessi: la discesa delle curve trova nuovi riscontri»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Finalmente un aggiornamento ricco di belle notizie, che dovranno essere ovviamente confermate nei prossimi giorni, ma che indicano un deciso cambio di tendenza.
È quanto emerge dalla consueta analisi di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «trova conferma la discesa delle curve di contagi e decessi, mentre per quanto riguarda i ricoveri assistiamo a una decelerazione. Tutte le province del Piemonte sono in miglioramento, con Alessandria che resta ancora una volta la migliore. L’unica incognita è legata alle scuole, la fascia 0-18 anni infatti incide per il 28% dei contagi totali. E parliamo solo di situazioni dirette».
Nella classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, il Piemonte rimane al comando a quota 2063, ma la riduzione del 9% certifica un miglioramento sempre più evidente; al secondo posto l’Italia (1817 e meno 11%), poi la Lombardia (1760 e meno 17%) e infine Alessandria, che è a 1574 e cala del 18%. Come detto il nostro è il dato migliore del Piemonte, quello peggiore è di Biella, 2416, ma anche in questo caso osserviamo una discesa.
«In riferimento ai numeri assoluti – osserva il professore – la nostra regione scende da 96536 a 88204 contagi settimanali, quindi 8332 in meno, e 12601 in media al giorno. Il traino è sempre rappresentato da Torino, che anzi risale fino al 56%, mentre Cuneo è al 12% e Alessandria e Novara scendono ancora, al 7%».
Gli asintomatici sono all’85% e confermano il massimo relativo, gli extra protocollo in leggerissimo aumento, dal 4,5 al 5%, mentre il tasso di positività finalmente riprende a scendere: era al 14,9%, ora è al 14,4%, ma si attendono ulteriori progressi.
«Per quanto riguarda la pressione ospedaliera – prosegue Bianchi – il bilancio è sostanzialmente buono: le terapie intensive, per la prima volta dopo tantissimo tempo, evidenziano un saldo negativo, dal momento che venerdì scorso erano 143 e oggi sono 137, con indice di saturazione al 22%. I ricoveri ordinari, invece, per ora continuano a salire ancora un pochino, da 2056 a 2111, anche se negli ultimi tre giorni sembra essersi invertita la tendenza. Il tasso di occupazione è del 31,1%, ma c’è una speranza concreta che anche questo parametro possa migliorare relativamente presto».
Ottime notizie per quanto riguarda i decessi, che sono in decisa frenata: passiamo infatti da 190 a 117, con tasso di letalità che si abbassa notevolmente ed è fissato allo 0,1%. Nell’Alessandrino, rispetto a settimana scorsa, contiamo 7 vittime contro le 24 precedenti.
A proposito della provincia, ecco i dati nel dettaglio: i nuovi contagi erano 7866 e diventano 6445, quindi 1421 in meno.
«Una riduzione significativa – conferma il professore – e che evidenzia una media di 921 nuovi casi al giorno, come lo scorso 4 gennaio. Numeri eccellenti in riferimento ai guariti, che dopo una stabilizzazione riprendono ad accelerare: sono 7796. Per effetto di questi dati, il bilancio conclusivo è dunque buono, perché gli attualmente positivi in provincia scendono di 1358 e sono in totale poco più di 10mila».
Per la precisione 10093, una cifra che corrisponde al 2,5% della popolazione.