L’Anpi contro la Regione: «Isterica campagna di nazionalismo»
Nel mirino il manifesto per il Giorno del Ricordo
CASALE – La sezione Anpi di Casale interviene nella polemica relativa al manifesto realizzato, nell’ambito di una campagna di comunicazione voluta dalla Regione Piemonte per il Giorno del Ricordo, la ricorrenza nazionale istituita nel 2004 il 10 febbraio per ricordare i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata.
L’Anpi di Casale si riconosce nelle parole della Segreteria Nazionale: «Il manifesto della Regione Piemonte per il Giorno del Ricordo dà la misura di un grottesco abisso di faziosità. Il Giorno del Ricordo deve essere occasione di una riflessione civile, nella memoria della tragedia delle foibe e dell’esodo, “della più complessa vicenda del confine orientale” – come dice la legge – e delle conseguenti responsabilità, senza nessun giustificazionismo, ma in modo obiettivo, equilibrato e nel pieno rispetto della storia. Ma da troppo tempo esso è falsato e spesso falsificato da una squallida strumentalizzazione di quei drammi e da un’ossessiva e isterica campagna di destra all’insegna del nazionalismo e dell’irredentismo, nel silenzio delle gigantesche colpe del fascismo. Questo manifesto è una vergogna. Altro che pacificazione! Da troppi anni una consistente parte delle celebrazioni del Giorno del Ricordo ha assunto un carattere divisivo, all’insegna del nazionalismo, di nostalgie irredentistiche e persino della riabilitazione del fascismo storico. L’Anpi e la Zzb-Nob (l’Associazione dei partigiani sloveni) intendono avviare un percorso che tenda a disinnescare queste dinamiche negative che stanno portando in alcuni casi ad anteporre l’interesse politico alla corretta lettura della storia, addirittura negando la legittimità della ricerca e dell’approfondimento».