Inferno sull’A26: la Caritas Ambrosiana ricorda Tommaso
Le indagini della Polstrada per ricostruire il maxi incidente. Le vittime e il viaggio nel Monferrato
ALESSANDRIA – Inferno sull’autostrada A26: è l’ora delle indagini della Polstrada, gli agenti dovranno ricostruire tutta la sequenza dell’incidente che ha causato due morti, dieci feriti e il coinvolgimento di una quarantina di mezzi.
Ma è anche, e soprattutto, l’ora del dolore per chi in quell’impatto ha perso la vita. Pietro Puricelli, 70 anni, e Tommaso Corradini, 37 anni, viaggiavano sull’auto rimasta incastrata tra due tir. Per loro non c’è stato nulla da fare. Erano amici, Pietro e Tommaso, entrambi con la passione per la caccia. Lunedì la loro destinazione era il Monferrato per vedere due cuccioli in un allevamento, due cani forse da addestrare. Un appuntamento organizzato probabilmente all’ultimo, e di cui i famigliari non sapevano nulla.
Il ricordo di Tommaso
Tommaso Corradini (nella foto), il più giovane delle due vittime, era Social Media Manager di Caritas Ambrosiana. Ed è proprio la Caritas a ricordarlo in un lungo post.
“Tommaso era entrato a far parte della Caritas Ambrosiana in punta dei piedi prima, ancora giovanissimo, come volontario durante l’emergenza del terremoto del Molise, e successivamente, dopo il suo percorso di studi, come stagista nel Servizio Comunicazione nel 2016.
Grazie alla sua preparazione – scrivono – dedizione e volontà di mettere le sue capacità al servizio degli ultimi è entrato a far parte in pianta stabile del team di comunicazione di Caritas Ambrosiana nel 2017 specializzandosi nella gestione dei canali social e nella raccolta fondi.
Attraverso il suo instancabile lavoro è riuscito a far crescere in modo significativo il numero di persone che seguono i profili Twitter, Facebook e Instagram di Caritas Ambrosiana impegnandosi a costruire una narrazione positiva del lavoro quotidiano di tutti gli operatori e volontari che hanno a cuore la sorte dei più poveri.
Tommaso era convinto che i social, sovente territorio di scetticismo e d’odio, potessero essere contaminati da storie positive, di speranza, di inclusione, di risalita, di visibilità agli invisibili. Continuamente ripeteva che la Caritas Ambrosiana aveva enormi potenzialità dando voce ai poveri che quotidianamente incontra. E ha messo tutto sé stesso in un’avventura che, a ben vedere, era il proseguimento delle significative esperienze del suo passato di educatore.
Il suo contributo alla raccolta fondi ha consentito di portare aiuti in Diocesi e nel mondo e di realizzare decine di progetti sostenendo migliaia di persone in stato di necessità.
Lo vogliamo ricordare sorridente, energico e pieno di vita sempre attento alle necessità di tutti, sempre pronto e disponibile per ogni attività da realizzare, sempre propositivo e con la voglia di imparare e sperimentarsi in progetti nuovi e innovativi.
Caritas Ambrosiana partecipa con affetto, amicizia e vicinanza al dolore dei famigliari e amici.
Ciao Tommaso, grazie per essere stato con noi sarai sempre nei nostri pensieri!”.